Come tutti i giorni ecco tre estratti dall’Anteprima di Giorgio Dell’Arti: 10 aprile 2018.
Meli
Non potendo, per via delle sanzioni del 2014, comprare mele dall’Italia, i russi importano dall’Italia direttamente i meli, che non sono sanzionati, in modo da fabbricarsi da sé, d’ora in poi, le mele italiane [Ottaviano, Mess].
Caffè nero
Primo giorno dell’ex presidente brasiliano Lula nel carcere di Curitiba: colazione con pane, burro e caffè nero; poi un colloquio con l’avvocato, un po’ di riposo; quindi la partita del Corinthians in tv. Lula è sorvegliato da tre guardie. Si sono messi d’accordo: se ha bisogno di qualcosa bastano due colpi alla porta [Mastrogiacomo, Rep].
È giusto mostrare le foto dei bimbi morti in Siria?
Severgnini sul CdS si chiede se sia stato giusto pubblicare le tremende foto dei bambini siriani morti a Douma, alla periferia di Damasco, in seguito all’attacco chimico. «La fotografia di un bambino morente è uno strazio. Per chi ha scattato la foto, per chi la pubblica, per chi la vedrà. Ma questa sofferenza non è inutile. È il passaggio obbligato verso una soluzione dei conflitti, che passano dal coinvolgimento dell’opinione pubblica. Pochi ricordano il nome di Kim Phúc, ma quasi tutti ricordano la sua immagine. Aveva nove anni quando, l’8 giugno 1972, venne fotografata mentre scappava, nuda e in lacrime, dopo un attacco al napalm a Trang Bang, un villaggio vicino Saigon, in Vietnam. La foto venne scattata da Nick Ut della Associated Press e vinse il premio Pulitzer. Il fotografo ha seguito Phuc anche durante gli interventi e le cure per guarire dalle ustioni. Se la guerra del Vietnam è finita un po’ prima, se altri bambini non sono morti, è anche a causa di quella foto, che sconvolse l’America».
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