Riceviamo e pubblichiamo
Gentile Direttore,
La invito a voler provvedere alla pubblicazione della rettifica relativamente all’articolo pubblicato il 29 novembre 2021 sulla pagina del sito Moondo.info dal titolo: “Perché l’Abruzzo è senza una film commission operativa” di Dom Serafini in quanto il contenuto è diffamatorio e lesivo dell’immagine dei Premi Internazionali Flaiano.
Nel tentativo alquanto maldestro di screditare i Premi il sig. Dom Serafini, cui sembrerebbero difettare informazioni giornalistiche, se la prende prima con la Film Commission, poi con la Regione Abruzzo e infine con i Premi Flaiano, ignorando i fatti come realmente accaduti e la realtà culturale di cui scriveva, tant’è che ha dovuto scomodare tale Massimo Piamo di Chieti il quale (non si sa bene in quale circostanza) ricordava che venti anni fa, Maurizio Costanzo (peraltro già premiato e poi componente della giuria dei Premi Flaiano) avrebbe detto, nel suo programma Maurizio Costanzo Show, che la città di Pescara poco faceva per ricordare uno dei suoi illustri figli, senza citare i Premi Flaiano. Quello stesso Maurizio Costanzo, ne diamo notizia al sig. Serafini, che in un editoriale del 14.8.2020 pubblicato su Vanity Faire, ricorda: “…era abruzzese Ennio Flaiano, scrittore che ho avuto l’onere di conoscere e presentare e proprio a Flaiano, fu dedicato un premio letterario che credo di aver vinto”.
Il Signor Serafini probabilmente poco si è informato sulla realtà culturale creata dai Premi Flaiano sia a livello locale, nazionale che internazionale, confermata dalla partecipazione annuale all’evento di attori, intellettuali, scrittori, registi, sceneggiatori, proveniente da tutto il mondo, circostanza che non sembra affatto “torturare il mondo creativo abruzzese”, perchè piuttosto lo arricchiscono. Quanto ai finanziamenti, in linea con le più importanti associazioni culturali, sono molto ben meritati, in quanto i Premi non solo lavorano per il territorio ma creano un indotto economico che costituisce un driver per Pescara e per l’Abruzzo; forse il sig. Serafini non conosce le modalità con cui sono erogati i finanziamenti, come si partecipa ad un bando, mediante un progetto culturale e i giustificativi di spese richiesti. Dovrebbe informarsi meglio.
Tutto questo per dire, e sotto sotto ne siamo anche un po’soddisfatti, che i Premi Flaiano così amati continuano a creare gelosie, ma non ce ne curiamo, anche perché quest’anno i Premi sono stati insigniti della medaglia dedicata del Presidente della Repubblica e sono prossimi alla cinquantesima edizione, mezzo secolo di lavoro culturale per celebrare il principe degli sceneggiatori.
Carla Tiboni
Presidente Premi Internazionali Flaiano