Avevo letto speranzosa che il ministro dell’Istruzione ha intenzione di semplificare, sburocratizzare, alleggerire per dare ai docenti tempo ed energie da dedicare alla didattica. Purtoppo il suo piano in 10 punti non tocca nessuno dei punti che mi starebbero a cuore (non che i suoi siano sbagliati…). Così mentre attendo che si facciano le 18.00 per partecipare ad un consiglio di classe (dopo essere stata a scuola dalle 9.00 alle 14.30) faccio una lista dei miei 10 punti.
- Ripensamento – radicale – test invalsi. E comunque semplificazione delle procedure (a oggi, bisogna stampare le credenziali, ritagliarle con le forbici, consegnarle all’alunno, farsi riconsegnare il talloncino etc… verbalizzare in duplice copia cartacea!)
- Totale autonomia ai consigli di classe: di autoconvocarsi, di scegliere se in presenza o no, di eleggere il segretario/a e il docente coordinatore.
- Snellimento procedure di adozione dei libri di testo (attualmente è assurdamente farraginoso e passa per tre gradi di giudizio!): il singolo docente decide e pubblica il titolo su una bacheca. Punto. Fornisce dispense a chi non si può permettere di acquistare.
- Abolizione trimestri e quadrimestri. Inutili. I genitori possono vedere l’andamento sul registro o parlare con i prof. su appuntamento.
- Riduzione del numero di materie e accorpamento delle ore. Tutte le materie di 3 o 6 ore settimanali. Alcune ovviamente in pochi mesi esauriscono il monte ore, dando spazio ad altre. Nessuna materia di 1 ora!!!!
- Eliminazione delle programmazioni individuali e di consiglio. Ogni scuola ha i suoi curricoli e i docenti si basano su quelli, con una percentuale di tempo in cui realizzano progetti propri
- Eliminazione educazione civica e pcto e relativi coordinatori: le scuole aderiscono a progetti strutturali e mettono in campo idee per la sostenibilità, come scuola (e non come consiglio di classe)
- Eliminazione ‘nuclei concettuali’ e altre bizzarrie dall’esame di maturità. Il candidato si prepara su X materie e in più espone un suo progetto (o di un team con cui ha lavorato)
- Eliminazione documento del 15 maggio.
- Istituzione di un filtro – commissione – che valuti lamentele, ricorsi, etc e proponga percorsi di riconciliazione. Forme di giustizia riparativa che evitino la produzione di millemila pagine a scopo burocratico-difensivo