La Commissione agricoltura del Parlamento europeo chiede di aumentare gli sforzi per affrontare il calo delle quotazioni delle derrate agricole e per ampliare la rete di sicurezza, estendendo l’intervento pubblico a nuovi settori.
La commissione per l’agricoltura ha approvato la prima serie di proposte volte a migliorare la politica agricola dell’UE per rispondere meglio alle aspettative degli agricoltori e dei consumatori.
“Mentre gli agricoltori devono far fronte a notevoli problemi di reddito legati alla volatilità dei prezzi e alla concentrazione a valle, la Commissione ha proposto solo una riforma amministrativa molto limitata, senza reagire adeguatamente a questi problemi. Il mio obiettivo è creare meccanismi efficaci per prevenire e gestire meglio le crisi agricole, rispondere efficacemente alla volatilità dei prezzi e garantire che gli agricoltori possano beneficiare di un reddito più equo e più stabile, il che consentirebbe loro di investire di più nella transizione ecologica che i consumatori chiedono. Come l’UE, la PAC deve essere riformata per rispondere meglio alle sfide future”, ha detto il relatore Eric Andrieu (S&D, FR).
Il primo voto sulla riforma della PAC si è concentrato sulle nuove norme UE relative all’organizzazione comune dei mercati (OCM) dei prodotti agricoli dopo il 2020. Gli emendamenti della commissione per l’agricoltura al cosiddetto regolamento OCM sono stati approvati lunedì scorso con 29 voti a favore, 7 contrari, con un’astensione.
Estendere la gestione dell’offerta e il regime di riduzione del volume a tutti i settori
Il regime attuale, che concede aiuti ai produttori lattiero-caseari che producono volontariamente meno in tempi di gravi squilibri di mercato nel tentativo di stabilizzare i prezzi, dovrebbe essere esteso a tutti i settori, secondo gli eurodeputati. Se la situazione non migliora, la Commissione dovrebbe essere incaricata di imporre un prelievo a tutti i produttori che aumentano le consegne.
Gli eurodeputati vogliono anche estendere le norme attuali, che consentono una regolamentazione limitata nel tempo dell’offerta di formaggi, prosciutti e vini geograficamente protetti, a tutti gli altri prodotti che beneficiano di un’indicazione geografica protetta (IGP) o di una denominazione di origine protetta (DOP).
Più trasparenza, migliore gestione delle crisi, più ampia rete di sicurezza
Per migliorare la trasparenza del mercato e prepararsi meglio alle potenziali turbolenze del mercato, gli eurodeputati suggeriscono di istituire un osservatorio unico dell’UE per i mercati agricoli, che si concentrerebbe su un’ampia gamma di settori, tra cui cereali, zucchero, olio d’oliva, frutta e verdura, vino, latte e carne. L’osservatorio dovrebbe raccogliere dati statistici sulla produzione, l’offerta, i prezzi, i profitti, le importazioni e le esportazioni ed emettere tempestivamente avvisi di perturbazione del mercato.
Gli eurodeputati vogliono anche ampliare la rete di sicurezza del mercato consentendo l’intervento pubblico (uno strumento di gestione del mercato utilizzato quando i prezzi scendono oltre un certo livello) per nuovi prodotti, come lo zucchero bianco, la carne ovina, la carne suina e il pollo.
Autorizzazioni di impianto prolungate, maggiori informazioni sulle etichette dei vini
Gli eurodeputati vogliono prorogare il regime di autorizzazione all’impianto della vite fino al 2050 e insistono sulla necessità di aggiungere informazioni nutrizionali, o almeno valori energetici, alle etichette dei vini.