Sono un po’ triste, eh oh! Mica può essere sempre trallallero trallalà.
È che per quanto ci siano situazioni chiarite e definite, pensate e decise, concordate in piena consapevolezza averle davanti agli occhi nero su bianco è un’altra cosa.
Ho voltato pagina, pagine bianche su cui c’è tanto da scrivere…
Solo che se prima si scriveva con mille colori, ora per paura si appoggia appena la matita.
Ci sono momenti in cui penso alle mie figlie e mi domando con quale coraggio possa avergli inflitto un tale dolore.
Ricordo ogni battito di quel momento, i loro occhi gonfi di lacrime.
Mi sono flaggellata per molto tempo sentendomi una madre egoista.
Per fortuna poi arrivano anche i momenti in cui comprendi con assoluta lucidità che non c’era modo migliore per insegnare loro a rispettare sempre se stesse, anche se provoca dolore, anche se gli altri non approvano.
Che l’amore verso gli altri è importante, ma quello verso se stessi è fondamentale.
Sono scelte difficili, spesso contrastate da te stesso, dal senso di responsabilità, dal non deludere, gli altri, soprattutto quelli più vicini.
Ti ritrovi a cercare quello spazio in cui amarti, perchè sai che anche tu hai bisogno di essere amata, compresa, accettata.
Piano piano affrontando ogni giorno senza fare troppi progetti ma cercando di non farmi sopraffare dalla paura del domani, sono riuscita a capire che quello che in tanti considerano un fallimento è stata una pagina bellissima della mia vita, una scelta scegliersi e una scelta prendere strade diverse.
Le favole a lieto fine piacciono anche a me, ma il mio libro non è mica finito!!! E il lieto fino ve lo racconterò magari più avanti, per ora provo a tornare a scrivere a colori.