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sabato 20 Aprile 2024

Tricolore

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È la Giornata nazionale della bandiera, detta «Festa del Tricolore». Marco Nese sul Corriere della Sera: «Il 7 gennaio 1797 gli esponenti della Repubblica Cispadana erano riuniti a Reggio Emilia. Il giurista Giuseppe Compagnoni prese la parola e disse che c’era bisogno di un simbolo, una bandiera. “Si renda universale – propose – lo stendardo e la bandiera cispadana di tre colori: verde, bianco e rosso”. Nasceva così […] il primo tricolore. Le fasce colorate erano allineate in senso orizzontale: il rosso sopra, il bianco in mezzo e sotto il verde. Con al centro una corona di alloro e una faretra contenente 4 frecce, le quattro province della Repubblica. […] La Repubblica Cispadana, primo vagito di un’Italia che sognava l’unificazione, nacque sotto l’egida di Napoleone. […] Narrano le cronache del tempo che il 13 maggio 1796, quasi 8 mesi prima della bandiera voluta da Compagnoni, il tricolore sventolò come vessillo militare a Cherasco, in occasione dell’armistizio tra Napoleone e le truppe austro-piemontesi. “Si è elevato – scrisse un cronista – uno stendardo, formato con tre tele di diverso colore, cioè rosso, bianco, verde”. Fu quel vessillo militare, secondo Carlo Cattaneo, a ispirare il tricolore, nato come “imitazione del tricolore francese, riverbero quasi d’altra bandiera”, divenuto poi una “nuova bandiera di nazione”. Il 26 gennaio 1802 nacque la Repubblica Italiana presieduta da Napoleone. Per distinguerlo bene dalla bandiera francese, i cui colori erano bianco, rosso e blu, il tricolore cambiò forma. Divenne “un quadrato a fondo rosso, in cui è inserito un rombo a fondo bianco, contenente un altro quadrato a fondo verde”. Dopo il Congresso di Vienna, il tricolore si fece clandestino. Veniva inalberato durante i moti rivoluzionari. E, quando nel 1831 Giuseppe Mazzini diede vita alla Giovine Italia, lo scelse come emblema. […] Un’altra bandiera […] è quella del 1848, data in cui Carlo Alberto si fa paladino della Prima guerra di indipendenza e annuncia che, per dare un segno dell’unione italiana, le truppe porteranno “lo scudo di Savoia sovrapposto alla bandiera tricolore italiana”. E siamo all’unità nazionale, al 17 marzo 1861, che segna l’avvento del Regno d’Italia. La bandiera del nuovo Stato è il tricolore con lo stemma dei Savoia, che si presenta con una bordatura azzurra e una corona reale sopra. La bandiera dei Savoia rimase in vigore fino al 19 giugno 1946. Poi fu adottato il tricolore attuale, la cui descrizione è contenuta nell’articolo 12 della Costituzione. L’ultima modifica alla tonalità giusta dei colori è avvenuta nel 2006. In base ad essa il verde dev’essere simile a quello delle felci, il bianco smagliante e il rosso scarlatto. La bandiera è sacra, non è consentito recarle offesa, imbrattarla, commettere atti di vilipendio. Si rischia da una multa fino a 2 anni di reclusione».






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