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Twitter vola via per sempre dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump

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Rassegna stampa dal 4 al 10 gennaio 2021

Per il rischio di “incitazione alla violenza” Twitter decide di sospendere in via definitiva l’account di Donald Trump. Naturalmente l’ira dell’ex presidente risuona alla Casa Bianca attraverso un comunicato stampa:
Lo avevo previsto. Nel sospendere il mio account vogliono mettermi a tacere, vogliono mettere a tacere le voci di 75 milioni di grandi patrioti che hanno votato per me. Non ci metteranno mai a tacere. Stiamo trattando con altri vari siti e a breve avremo un grande annuncio, nel frattempo stiamo valutando l’idea di costruire una nuova piattaforma“.
Aggiunge Trump ai suoi sostenitori.

La decisione della sospensione irrita fortemente il figlio Donald Jr, che tenta di far appello alla libertà di parola “morta con big tech”.

Twitter ha deciso di prendersi le sue responsabilità dopo una scelte del genere, esponendosi a molte critiche, ma evitando sempre e comunque il favoreggiamento alla violenza.

In una nota presentata, Twitter, spiega che ulteriori piani di future proteste avevano già preso piede sulla piattaforma, inclusa l’ipotesi di un secondo attacco al Congresso per il 17 gennaio, poco prima dell’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca.

HARRY E MEGHAN

Il duca e la duchessa del Sussex, hanno detto addio ai social network, abbandonando per sempre le piattaforme di Twitter e Facebook. L’odio che è stato riscontrato all’interno di queste piattaforme ha deluso cosi tanto i due coniugi spingendoli ad un gesto del genere, come rileva il Sunday Times.

I due “non hanno intenzione” di utilizzare i social media per la loro nuova Archewell Foundation e che è “molto improbabile” un ritorno sulle piattaforme a titolo personale, come dichiara al settimanale una persona vicina alla coppia.

INDONESIA

Il Boeing 737 della compagnia Sriwijaya  è precipitato subito dopo il decollo da Giakarta 62 persone a bordo:  2 piloti, 4 membri dell’equipaggio e 56 passeggeri, tra cui 3 neonati e 7 bambini.

Le scatole nere sono state localizzate in mare dalle autorità di Giacarta.

Dalle registrazioni delle conversazioni in cabina di pilotaggio i tecnici sperano di trovare la spiegazione di questo terribile incidente che è costato la vita a 62 persone con una picchiata incredibile appena 4 minuti dopo il decollo da Giacarta.

Abbiamo individuato la posizione di entrambe le scatole nere” ha detto Soerjanto Tjahjanto, capo dell’agenzia indonesiana per la sicurezza dei trasporti. “I sommozzatori inizieranno a cercarle ora e si spera che non passerà molto tempo prima che le troveremo“.

Resti e detriti sono stati trovati al largo di Giacarta e l’agenzia di ricerca e soccorso indonesiana ha riferito di aver riempito per adesso cinque sacchi per cadaveri con resti umani e detriti dal luogo dello schianto nel Mar di Giava.

Questa mattina abbiamo rinvenuto oggetti appartenenti ai passeggeri e parti di cadaveri“, ha detto il portavoce della polizia Yusri Yunus aggiungendo che “si sta lavorando alle identificazioni“.

AFGHANISTAN

I funzionari afghani hanno riferito che un giornalista afghano, portavoce delle Forze di protezione pubblica del paese (NPPF), Zia Wadan, insieme a due colleghi è stato ucciso a Kabul da una bomba che ha preso di mira il loro veicolo.

Uno dei tanti omicidi mirati. Zia Wadan, come tanti altri giornalisti, politici, attivisti era stato preso, nonostante le promesse di pace fra governo e talebani.

Una morte in piena luce, nelle prime ore del traffico mattutino della capitale.

Il picco di violenza da parte dei talebani è contro l’impegno per la pace e indica che il gruppo persegue ancora il suo atteggiamento da falco nel prendere vite innocenti e danneggiare le strutture pubbliche“, ha detto il palazzo presidenziale su Twitter, citando Ghani.

CORONAVIRUS NEL MONDO

I contagi continuano a salire, secondo i dati dell’OMS gli Stati Uniti sono la nazione con il maggior numero di vittime e di contagi dall’inizio della pandemia. Seguono Brasile e Regno Unito.

  • Negli Usa, da inizio pandemia, secondo i dati aggiornati al 10 gennaio dalla Johns Hopkins University, si contano 22.137.929 casi e 372.508 vittime
  • Al secondo posto nell’elenco Oms si trova il Brasile con 87.843 casi giornalieri.
  • Al terzo posto il Regno Unito, con 68.053 casi in 24 ore.
  • Tornando in Europa, al quarto posto c’è la Germania con 24.694 casi in 24 ore. In totale in Germania dall’inizio dell’emergenza sanitaria si contano 1.928.462 casi e 40.597 vittime.
  • Segue la Russia, con 23.309 casi in 24 ore.
  • Segue poi il Sudafrica con 21.980 casi giornalieri.
  • Al settimo posto la Francia, con 19.408 casi giornalieri.
  • Segue la Colombia con 17.576 casi in 24 ore.
  • Al nono posto dell’elenco Oms troviamo l’Italia, con 17.529 casi giornalieri. Nel nostro Paese ci sono stati un totale di 2.257.866 casi e 78.394 vittime.
  • Al decimo posto l’Argentina con 13.835 casi giornalieri. In totale in Argentina ci sono stati 1.714.409 casi e 44.417 morti da marzo.





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