venerdì 22 Novembre 2024
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Una alleanza contro frodi e contraffazioni nella filiera olearia

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Stampa nazionale e internazionale legano l’idea dell’olio Made in Italy all’onta delle frodi e delle contraffazioni. Una fama che avvantaggia le altre nazioni olivicole nel mercato globale del prodotto tra i più sani e salutistici grassi ad uso alimentare. L’equivoco nasce dalla inconsapevolezza che l’Italia è la nazione che al mondo ha più organi di controllo per assicurare qualità e sicurezza, in campo alimentare, ai cittadini.

L’Università degli Studi di Bari A. Moro, nel suo ruolo di mediatore tra il mondo della produzione e gli organi istituzionali e di incubatore di soluzioni che migliorino la sostenibilità sociale ed economica del territorio in cui opera, promuove, giovedì 23 gennaio a partire dalle ore 9.00 presso la Sala Convegni Don Tonino Bello (Palazzo Chiaia-Napolitano), il convegno “Una alleanza contro frodi e contraffazioni nella filiera olearia”.

L’iniziativa si svolge a conclusione dell’ “EVOO Research’s Got Talent 2020”, la prima manifestazione internazionale a cui partecipano 35 giovani ricercatori under 45 italiani e stranieri, che mira a creare una generazione futura di scienziati che, con un approccio multidisciplinare svilupperà innovazioni per raccogliere le sfide del settore olivicolo oleario e sostenere gli stakeholder. I giovani talenti, con expertise su tutti gli aspetti scientifici legati all’olio extra vergine di oliva, dal 20 al 22 gennaio, si sono dati appuntamento, sempre all’Università di Bari, per contaminare conoscenze ed esperienze.

L’incontro del 23 gennaio è rivolto ai diversi attori della filiera: olivicoltori, frantoiani e industriali dell’olio, mondo della ricerca e dell’informazione. I lavori si apriranno con una panoramica sulle idee di ricerca più innovative illustrate nei giorni precedenti dai 35 giovani talenti. A seguire interverranno i ricercatori di cinque progetti di ricerca nazionali e internazionali che presenteranno i risultati delle loro attività, finalizzate a garantire la tracciabilità e la tutela del consumatore da frodi e contraffazioni. Mission della giornata è la creazione di un dialogo costruttivo tra stakeholder, enti di controllo ed esperti di comunicazione, affinchè l’azione di tutela, vissuta a volte come vessazione dagli operatori, si traduca in uno strumento di competitività generando il messaggio che la filiera olivicola olearia italiana è la più controllata e sicura al mondo e che solo per questo, in un’ottica di trasparenza,si riscontrano non conformità che in altri paesi sono semplicemente eluse.

I lavori proseguiranno con i contributi del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, che presenteranno dati e informazioni sulle attività di controllo preventivo e di contrasto per tutelare l’olio Made in Italy.

A chiudere l’incontro una tavola rotonda, dove giornalisti, Giancarlo Fiume caporedattore TGR Puglia e Alberto Grimelli Teatro Naturale, funzionari degli enti di controllo e ricercatori si confronteranno in particolare su come comunicare correttamente ai consumatori, riservando uno spazio dedicato al dibattito per soddisfare le richieste di informazioni degli operatori presenti in sala e che quotidianamente si confrontano con il delicato tema dei controlli. A rappresentare la Regione con maggiore vocazione olivicola sarà la dott.ssa Adriana Agrimi Area, Trasformazione Digitale, Agenzia per l’Italia digitale, Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Università degli studi Aldo Moro di Bari in collaborazione con il Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari – Laboratorio ICQRF di Perugia, la Svi.Med. onlus (progetto Aristoil) i progetti Ager (Competitive, SOS, Violin) e l’Associazione Food For Martians.






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