Di Nunzia Di Lauro
Antonius Block: Chi sei tu?
Morte: Sono la Morte.
Antonius Block: Sei venuta a prendermi?
Morte: È già da molto che ti cammino a fianco.
Antonius Block: Me n’ero accorto.
Morte: Sei pronto?
Antonius Block: Il mio spirito lo è. Non il mio corpo. Dammi ancora del tempo!
Morte: Tutti lo vorrebbero… Ma non concedo tregua.
Antonius Block: Tu giochi a scacchi, non è vero?
Morte: Come lo sai?
Antonius Block: Lo so. L’ho visto nei quadri. Lo dicono le leggende.
Morte: Sì, anche questo è vero, come è vero che non ho mai perduto un gioco.
Antonius Block: Forse anche la Morte può commettere un errore. (Da ” Il settimo sigillo”)
La vita e la morte, lo yin e lo yang, la notte e il giorno e potrei andare avanti alľinfinito. L’uno non può esistere senza ľaltro e viceversa. È come una partita a scacchi, ogni giocatore cerca di fare scacco matto per far perdere ľavversario, ma in realtà non ci sono né vincitori e né vinti, la vita non può vincere sulla morte e né tantomeno la morte sulla vita, esiste un equilibro che non può essere compromesso e né tantomeno sottovalutato.
Quante volte abbiamo cercato di ingannare la morte, credendoci immortali, che niente e nessuno potesse portarci via da questo mondo; quante volte abbiamo creduto che il nostro tempo potesse essere infinito e che avremmo vinto noi la partita a scacchi con la morte. Ma mai come in questi giorni, il pensiero della morte ci tocca da vicino.
Questa reclusione ci porta a pensare al senso della vita, una vita che non è immortale, una vita che passa inesorabilmente e il tempo non si arresta, scorre inesorabilmente Questi sono i giorni della morte e noi abbiamo paura di morire, diventiamo finalmente umani .Ci sentiamo fragili col terrore di aver sprecato molto del nostro tempo. Allora come Block speriamo che la morte possa commettere un errore e perdere, ma non succederebbe! Lei non ha mai perso e non può permetterselo.
Non ci resta che far tesoro del tempo che ci sarà dato e viverlo al meglio dando valore ad ogni attimo della nostra vita