Xi Jinping è sbarcato all’aeroporto di Fiumicino alle 18.10 di ieri. È sceso dalle scalette del Boing 747-400 di Air China mano nella mano della moglie, la cantante Peng Liyuan, avvolta da un lungo cappotto color cipria.
Il corteo, protetto da una scorta blindatissima, si è diretto verso l’hotel Parco dei Principi che sarà il quartier generale di Xi durante il suo soggiorno a Roma. È iniziata così la tre giorni in Italia del presidente cinese, al cui seguito sono arrivati, oltre agli uomini della sicurezza personale, 120 giornalisti e 300 fra dirigenti di aziende e funzionari ministeriali.
Oggi sono previsti incontri con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Sabato a Villa Madama la firma del memorandum sulla Nuova Via della Seta, alla presenza del premier Giuseppe Conte.
Il Consiglio della Ue, senza nominare la Cina, ha approvato un documento che impone la reciprocità in qualunque trattativa commerciale o di investimento con Paesi terzi e l’impossibilità per società partecipate dallo Stato di acquisire imprese private europee. La partecipazione ad appalti di aziende cinesi sarà possibile solo se nello stesso settore, e con le stesse modalità, possono partecipare imprese europee agli appalti cinesi. Inoltre sugli investimenti di Pechino in Europa potrà dire la sua un’autorità che ne valuterà l’opportunità [Marco Conti, Mess].
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