domenica 17 Novembre 2024
NetworkA colazione con Vickie Fante che racconta suo padre, John Fante

A colazione con Vickie Fante che racconta suo padre, John Fante

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“Possiamo sentirci quando torni a New York, dopo che sono stata in tribunale come giurata”? chiede Victoria (Vickie) Fante Cohen a questo giornalista. Poi aggiunge “oppure possiamo incontrarci in Abruzzo a Torricella Peligna [Chieti] dal 22 al 25 agosto, quando torno assieme a mio fratello Jim per partecipare al “John Fante Festival“. Vicki è la penultima dei quattro figli del celebre scrittore e scenografo John (1909-1983), il cui padre Nicola emigrò negli Usa da Torricella nel 1901.

Jim, nato nel 1951, è di due anni più giovane di Vickie, unica figlia. Questi sono i soli figli di Fante ancora in vita. Visto che per lavoro questo giornalista deve recarsi a Los Angeles, è più facile incontrarsi nella zona di Santa Monica nelle vicinanze di Malibu, dove Vickie abita. Proprio a Malibu fino al 2005 esisteva la Rancho Fante, la casa di famiglia, che fu poi rasa al suolo dal nuovo proprietario. John si trasferì con la famiglia a Malibu da Los Angeles nel 1951, e la città lo ha ricordato dedicandogli una piazza (foto).

La Piazza John Fante, tra la West 5th Street e South Grand Ave, di Los Angeles

Ora Vickie abita a 20 chilometri a sud, “ma sempre a Malibu” specifica. L’incontro,  a colazione al ristorante dell’Hotel Shutters di Santa Monica, è stato anche un’opportunità per presentarle il nuovo libro di questo giornalista: “Ero Gracile: La rivincita della B12” (nella foto con Vickie).Dopo aver parlato della sua esperienza come giurata, iniziamo l’intervista partendo da suo nonno Nicola: “non ricordo nulla del nonno e del suo rapporto con mio padre, quando morì avevo appena un anno. Da ciò che ho letto, non mi sembra fosse una relazione facile”.

Vickie Fante
Vickie Fante con l’autore del libro: “Ero Gracile: la rivincita della B12”

Per quanto riguarda i rapporti tra John ed i figli, Vickie ammette che John è stato un po’ rigido specialmente verso il primogenito Nick ed il secondogenito Dan, “ma con me è sempre stato affettuoso” e sorride quando le ricordiamo una lettera scritta dal padre nel quale diceva di non volere figlie femmine.John parlava italiano? “Poco” risponde, “lo parlava solo con sua madre [Mary Capolungo, di origini lucane], ma lo perfezionò quando andò in Italia a scrivere sceneggiature per conto di Dino De Laurentis [nel 1957 e 1960], anche se nessuna di queste divenne un film”. [Nel 1961 De Laurentis produsse “Il Re di Poggioreale”, un film con Ernest Borgnine tratto da un racconto di Fante]. La prima volta che Vickie ha visitato l’Abruzzo è stata nel 2006 ed è tornata a Torricella almeno altre 10 volte, ora è molto attiva con l’annuale festival in onore del padre, che quest’anno ha raggiunto la 14ma edizione. La direttrice del festival, Giovanna Di Lello precisa che é stato anche proiettato “Mon Chien Stupide”, un film francese tratto da una delle due novelle contenute nel libro di John Fante del 1985, “West of Rome”.

Leggi anche: Ero Gracile: La rivincita della B12, l’autobiografia di Dom Serafini che attraversa gli anni ’60






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