Al 70° festival della canzone italiana i Dj della Milano ok!
Chi li ha scoperti e ci ha visto lungo è stato Claudio Cecchetto, oggi sono i numeri uno, protagonisti dello spettacolo e di questa edizione di Sanremo 2020. Un festival moderno fatto da veterani, che di certo conoscono i tempi giusti per presentare e intrattenere, la radio li ha cullati, le piazze e le discoteche ballati. Tutti, dal primo a seguire compreso Claudio, hanno in comune Milano, origini, venete, siciliane, toscane, ma è da qui che parte il loro grande successo.
Amadeus la mattina prendeva il treno da Verona per trasmettere a Radio Deejay, Fiorello dai villaggi approda nella city ed è subito un talento, Nicola Savino condurrà l’altro festival. L’elenco è lungo! Tutti avevano, come afferma Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, “La fame di mangiarsi il mondo”. Vi consiglio di leggere una bella storia, come un romanzo che leggi tutto d’un fiato, il libro di Claudio Cecchetto “Il Talento è un dono il Successo è un mestiere” edito da Baldini & Castoldi. Non solo ripassare un’epoca di creatività fa bene – sono di parte ammetto – ma è utile a tantissimi giovani magari per trovare spunti, a volte persi nel cercare il futuro sprecando tempo e talento inconsapevolmente. (Potete leggere la mia intervista su Diva e Donna).
Questa edizione del festival è partita col botto, lo spazio alle donne non manca. Mentre Diletta Leotta gioca con le torte della nonna e la bellezza che sfuma nel tempo, una standing ovation va a Rula Jebreal, che è riuscita a toccare l’anima del pubblico, e a far piangere una platea dell’Ariston difficile ad accettare messaggi impegnati. Amadeus e Fiorello portano in tv valori importanti, oltre al mestiere e la professionalità, come l’amicizia e la lealtà, i sacrifici e l’impegno nel credere in se stessi. Tutto questo paga. Divertire è una missione, saperlo fare un mestiere! Questo lo dico io…