Potrebbe sembrare un momento di questo film “The district”, un interrogatorio nel commissariato di New York, forse una nuova fiction in produzione… Si, perchè viene annunciato oggi che un noto dirigente politico, un uomo di governo, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, alto dirigente politico della Lega, ha dichiarato: “C’è ancora chi crede a Borghi?”. E’ un interrogatioro! C’è qualcuno che crede a Borghi???
Intanto chiariamo, chi è Borghi? Borghi è quel giovanotto, con un po’ di barba, che ogni tanto compare nei talk show televisivi per parlare dei mini bot. Già, i minibot, questa nuova “moneta” da 5, 10, 100 euro che non è proprio una moneta, essendo un “buono del tesoro” e servirebbe per pagare i debiti dello stato. Ma poi interviene Giorgetti, stesso partito, ma maggior “peso” politico, che dice “e voi gli credete?”, impossibile, percheè se fosse possibile lo farebbero tutti.
E già, ma allora non ce lo poteva dire prima Giorgetti? Sono mesi che Borghi va in giro per i talk show, insieme al prof. Rinaldi, a raccontare questa sciocchezza dei mini bot. Meno male, si è venuti a capo del caso, come nel distretto di polizia, si è trovato il colpevole: Borghi.
Ma lui si difende: “per carità, non si tratta mica di nuovo debito, è semplicemente un modo per pagare i debiti”. Ma come? Se paghi i debiti dello Stato con i mini bot non è debito. “Serve per smobilitare 15 miliardi di credito oggi bloccati”. E certo sono bloccati perchè i soldi non ci sono. Io ho un credito, non ci sono i soldi e quindi il credito è bloccato. E allora come si aggira l’ostacolo? Stampando una falsa moneta.
Borghi è inutile che si sforzi di spiegare questa cosa, che è talmente incredibile da aver convinto persino Giorgetti… tanto da fargli dire “ma chi gli crede a questo?”.