La notizia ha avuto scarsa eco sulla stampa quotidiana ma è di quelle che segnano la storia politica del Paese: Danilo Toninelli, non più Ministro delle Infrastrutture ha perso per soli 3 voti (44 contro 47 del suo avversario) la corsa per la presidenza del gruppo parlamentare dei Senatori del Movimento 5 Stelle, carica che aveva abbandonato per entrare nel primo governo Conte.
L’ex Ministro è tornato così nell’ombra del Movimento con un grande passato dietro le spalle ed un futuro politico molto incerto: difficile che riuscirà a risalire la china e riconquistare un posto, magari uno strapuntino, nel prossimo governo. E’ questo un fatto certamente non positivo per il Paese: chi da ora in avanti proporrà ponti autostradali che non siano solo nastri d’asfalto, attraversati da un fiume incessante di autoveicoli ma anche luoghi di incontro per le famiglie? Chi avrà la visione profetica di trafori autostradali per ora ancora da realizzare come quello del Brennero? Chi indicherà ai colleghi di governo le opere pubbliche da non realizzare perchè costerebbero più dei benefici che ne potrebbero derivare, un punto di riferimento sicuro per il governo al fine di fare esattamente il contrario di quello sostenuto dal suo Ministro? Sono tutte cose difficile da dimenticare e che fanno di Danilo Toninelli un personaggio politico del tutto eccezionale.
Sembra che qualcuno gli abbia suggerito di emigrare all’estero, magari in Cina, un paese che si accinge a varare un impegnativo programma di opere pubbliche: forse non tarderà molto perchè ci si renda conto che il ponte di Nanchino sul fiume Giallo, vanto delle guardie rosse di Mao Tse Tung, con le sue carreggiate stradali e ferroviarie, avrebbe potuto essere ben più suggestivo se le famiglie cinesi avessero avuto la possibilità di mangiare gli involtini primavera su banchine erbose laterali ammirando così dall’alto le acque limacciose del fiume.
Colorare i ponti con i colori della fantasia: il messaggio di Toninelli è stato inascoltato, il ponte Morandi a Genova si profila già come un’enorme opera grigia, utile solo per il transito delle automobili, il traforo del Brennero assomiglia per ora ad una cupa caverna… Senatore Toninelli molti auguri se decide per la Cina.