Quest’oggi vi parlo di un’artista spagnola Elvira Carrasco che vive e lavora a Valencia.
Nonostante la giovane età porta avanti un interessante, complesso ed originale lavoro di ricerca e sperimentazione intitolato “Faces Project”.
Ad una fase di preparazione, come in un rituale, segue la stesura del colore sul proprio corpo, in particolare concentrandosi sul viso, coadiuvata anche dal tocco delle sue mani, predilige vernici particolarmente liquide creando effetti di sovrapposizione di piani nel momento della stesura. Pittura gestuale che si trasferisce dal viso alla fotografia, passaggio centrale nel suo lavoro. Una ricerca artistica che si contamina di action painting, body art, arte performativa. Varie fasi esecutive programmate vedono l’artista avanzare verso un risultato finale armonico, intenso e fortemente comunicativo. In raccoglimento in una stanza, lasciando il mondo esterno oltre una finestra sagomata, cifra stilistica riconoscibile in ogni sua opera, realizza un autoritratto, attraverso l’obiettivo fotografico e per mezzo di un autoscatto, l’evento si concretizza divenendo immagine duratura oltre il tempo performativo. L’autoritratto come conoscenza di sé trova nel suo linguaggio una declinazione eccentrica e di notevole impatto visivo ed emozionale.
L’opera scelta s’intitola “Electrica” che ho selezionato, unitamente ad altri due lavori, per il SyArt Sorrento Festival e presente attualmente in mostra. Negli occhi puntati verso l’osservatore s’intercetta una luce che, ad un attento sguardo, si traduce in una apertura/finestra e che consente allo spettatore di conoscere la posizione esatta dell’artista al momento dello scatto. Uno sguardo sintesi perfetta del pathos vissuto da Elvira Carrasco, che con prontezza e forza evocativa diventa riproducibile e duraturo.
La tecnica: stampa numerata su supporto in plexiglas.