Ora che la crisi del governo è stata risolta mettendoci al riparo dai rischi di un dilagante populismo antieuropeo possiamo dedicare la nostra analisi ai processi economici e politici in corso per cercare di capire quali possano essere le vie d’uscita da una situazione di continua instabilità.
La condizione di maggiore incertezza la offrono le formazioni politiche: la politica ondivaga del Partito Democratico, l’esaurimento di Forza Italia, l’estremismo della Lega, la fine della stagione del vaffa, è lo scenario che abbiamo difronte.
Ma la cosa più grave è constatare la perdurante incapacità di elaborazione di politiche nuove adeguate ai problemi culturali e sociali determinati dalla rivoluzione digitale e tecnologica.
In queste condizioni l’unica ancora è un solido europeismo che può consentirci di limitare i danni della perdurante campagna dell’odio diffusa dagli schermi televisivi e dalla Rete.