SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 13/11/2020
Funzionari ufficiali respingono le accuse di Trump di voti cancellati. Poche ore dopo che Trump aveva ancora ripetuto la sua accusa che “erano stati cancellati 2,7 milioni di voti in tutto il paese”, un gruppo di funzionari federali, statali e locali responsabili delle elezioni l’hanno contraddetto con una dichiarazione congiunta che l’ elezione “era stata la piu’ sicura della storia americana” e che non c’era nessuna evidenza di irregolarita’. Il rapporto e’ stato distribuito da un’agenzia del governo, isolando ancor piu’ il Presidente nelle sue infondate accuse di frodi.
PRIMA PAGINA
– Cresce la richiesta di informare Biden su problemi di sicurezza. In parlamento, senatori repubblicani hanno insistito che Biden abbia accesso almeno al “President Daily Brief”, il rapporto del Presidente che contiene i segreti dei servizi di sicurezza e le loro valutazioni su eventuali minacce di complotti terroristici.
– Il muro repubblicano di supporto al Presidente comincia a incrinarsi. Repubblicani a livello federale e statale hanno cominciato a segnalare che non potranno proseguire per molto ad appoggiare le teorie cospirative del Presidente. Il governatore repubblicano dell’Ohio, per esempio, ha detto che e’ ormai tempo di chiamare Biden “presidente-eletto”; il procuratore generale dell’Arizona che Trump non vincera’ nel suo stato. E il senatore capo della commissione finanziaria ha addirittura fissato una data a Trump per accettare la realta’: il 13 dicembre, un giorno prima che il collegio elettorale voti per la presidenza.
– Di nuovo sbagliati: come i sondaggi d’opinione hanno capito male i votanti. Nel 2016 si dava per vincente la Clinton. Nel 2020 i sondaggi sono risultati errati in molte gare locali e si dava per vincente Biden per una valanga di voti in tutti gli stati, mentre in molti casi ha vinto per margini minimi. L’industria dei sondaggi dovrebbe ripensare il suo metodo di lavoro.
– Il sindaco si avvicina alla decisione di richiudere le scuole. New York City ha piu’ studenti in classe di qualunque altro distretto nazionale e la trasmissione del virus nelle scuole e’ stata straordinariamente bassa. Ma il sindaco si appresta a chiudere l’accesso alle aule di fronte all’arrivo di una seconda ondata di contagi dopo mesi che il successo della citta’ nell’abbassare i numeri era stato l’invidia del resto del paese. La decisione, che potrebbe avvenire gia’ prima del Thanksgiving, e’ in contrasto con le strategie seguite dall’Europa dove tenere aperte le scuole e’ stata considerata una priorita’ politica e sociale.
– DISINFORMAZIONE: Una settimana dopo che le reti TV e altre importanti organizzazioni di notizie hanno confermato l’elezione di Biden, Trump e i suoi alleati continuano a dire “che vincera’ ”. E’ falso. Ha gia’ perso.
PAGINE INTERNE
– Un anno precario per i giovani. La pandemia ha accresciuto l’ansia e la depressione fra gli adolescenti, aumentando le preoccupazioni di salute mentale.
– La pandemia ha devastato i taxi. Mentre molti affari si sono adattati alle restrizioni del virus, l’industria dei taxi ne sta soffrendo in modo speciale.
– “ Lo sa che e’ finita”. Senza una grande strategia a disposizione, dicono che Trump sta cercando di dominare la storia della sua uscita e di rimanere stretto alla sua base.
– La sinistra fa pressioni su Biden nelle assunzioni. Mentre il presidente-eletto costruisce la sua squadra, i progressisti chiedono di eliminare i lobbisti e alcuni consulenti.
– Sperando in un miracolo natalizio. In ottobre, i bar in Inghilterra hanno attratto clienti offrendo spazio per il lavoro. Un mese dopo, sono stati chiusi. Adesso sperano di riaprire in dicembre .
– Le richieste scendono, ma il virus persiste. Le richieste di sussidi per disoccupazione sono lievemente diminuite la settimana scorsa, ma il coronavirus imperversa in tutto il paese, infliggendo altri danni all’economia.
– Gli Afghani sperano che Biden aiuti. Mentre le truppe americane si ritirano, gli Afghani, scettici dell’accordo USA- Talibani, sperano che il nuovo Presidente porti piu’ stabilita’.