SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI MERCOLEDI’ 12 AGOSTO
E’ quasi interamente occupata dalla notizia sulla nomina del vice-presidente. Il titolo a tutta pagina e’ “La Harris si unisce a Biden, prima donna nera nella storia candidata a vice-presidente. Grande, e bella, fotografia con didascalia: “ La senatrice Kamala Harris, una democratica amica delle istituzioni, e’ da tempo considerata una stella nascente”. Sotto il titolone, tre articoli: “ Combattente politica formata dalla vita in due mondi”, alludendo a due mondi politici, (non alla sua nascita mezza giamaicana e mezza indiana), il mondo della giustizia, pubblico ministero a San Francisco, e il mondo meno ufficialmente pubblico ma altrettanto visibile dell’attivismo soprattutto anti-razziale.“La scelta e’ vista come sicura ma energizzante”, dove si sottolinea che la Harris e’, come Biden, una moderata di sinistra, niente a che vedere con l’estremismo di Biden, ma molto piu’ energica e coraggiosa di Biden ed anche, a volte, sorprendentemente innovativa. “Una donna di colore e’ il numero due di uno dei due partiti principali”, dove si descrive tutta la sua vita, le origini e famiglia. Citando testualmente: “La Harris, 55 anni, e’ la prima donna nera e la prima persona di origine indiana ad essere nominata per un incarico nazionale, e solo la quarta donna nella storia degli USA ad essere scelta a livello presidenziale. Porta alla campagna uno stile molto piu’ vigoroso di Biden, compreso il dono di catturare momenti di cruda elettricita’ politica ed un’identita’ personale, oltre ad una storia famigliare che molti trovano ispiratrici.
– In una comunita’ nera di Chicago, il dubbio sfida la speranza di un cambio. La comunita’ di Roseland, ex-bellissimo quartiere famoso per le sue piante da frutti, poi abbandonato dai residenti bianchi e andato in rovina, sta forse risorgendo anche per la continua presenza di poliziotti. Che sono visti da molti come rassicuranti per prevenire la criminalita’, ma da altri come istigatori di disordini per la loro brutalita’.
PAGINE INTERNE
– Il capo della polizia di Seattle da’ le dimissioni. Dopo che la citta’ ha approvato drastiche riduzioni del budget della polizia, la capo delle forze ha detto :“Non ce la faccio”.
– Odore di sangue nelle tasse sugli stipendi. La proposta del presidente di tagliare le tasse che sostengono il sistema sanitario/pensionistico ha aperto una linea di attacco da parte dei democratici.
– Putin dice che la Russia ha un vaccino. Il paese e’ il primo ad approvare un vaccino contro il virus, nonostante gli avvertimenti degli altri paesi sui pericoli di tagliare gli angoli.
– Catene nazionali abbandonano Manhattan. Ristoranti e negozi di grandi catene come Puma e Gap stanno chiudendo in citta’, che si e’ svuotata di residenti e di turisti.
– I rischi di mangiar fuori. Dati dalle citta’ e stati dimostrano che molte esplosioni del virus hanno come centro ristoranti e bar, nonostante tutte le precauzioni prese dopo la riapertura.