Il ministro per le infrastrutture Toninelli ha smentito le voci che lo davano in uscita dal governo: numerose, a suo dire, sono le persone che incontra e che lo incitano ad andare avanti. Tra loro ci sono certamente coloro che stanno predisponendo il progetto per la ricostruzione del ponte di Genova, che secondo le indicazioni del ministro deve essere un luogo di incontro piacevole per i cittadini.
Il nuovo ponte Morandi nell’immaginario del Ministro Toninelli
Progettare un ponte simile non è facile: secondo alcune indiscrezioni i progettisti starebbero lavorando su un’ipotesi di ponte molto largo, con il piano stradale coperto da un manto verde intervallato da spazi per i giochi dei bambini e da aree per i picnic. L’accesso al ponte dalle strade sottostanti sarebbe assicurato da ascensori e scale mobili ad energia solare. Il transito di automobili, autocarri e tir avverrebbe non sul piano stradale ma lungo un grande arco attraverso potentissime calamite che si calerebbe sul veicolo all’ingresso del ponte e con un sistema di catene correnti lungo tutto l’arco lo porterebbero dall’altra parte del Torrente Polcevera depositandolo dolcemente sul terreno.
Nel modellino si vedono bambini che salutano dai prati del ponte gli autisti dei Tir chiusi nelle cabine che corrono sopra le loro teste mentre gli abitanti dei palazzi sottostanti fazzoletti festanti alle finestre. Per ovviare il pericolo che qualche veicolo cada sul ponte è previsto che ciascuno di essi abbia agganciato un paracadute automatico: comunque l’evento non dovrebbe mai verificarsi dato che il progetto dovrà essere approvato dai grillini ed i grilli, da che mondo e mondo, sono tra i saltatori più esperti da un punto all’altro.
Primi al mondo a costruire un ponte volante
Il progetto, se realizzato, collocherebbe l’Italia al primo posto nel mondo a proposito della costruzione di ponti volanti e milioni sarebbero i turisti che accorrerebbero a Genova per ammirare una tale opera, frutto del genio italico, con il Pil che aumenterebbe almeno di un punto e mezzo. Di Maio dovrebbe pensarci bene prima di sostituire il ministro Toninelli.
L’associazione degli ex ministri dei lavori pubblici ha riunito il suo comitato esecutivo (Mancini, Prandini, Di Pietro, Nicolazzi, Ferrari, Aggradi, Lauricella tra gli altri), che ha espresso le sue felicitazioni per quanto sta avvenendo: finalmente hanno trovato chi potrà farli rimpiangere (ed era oggettivamente molto difficile).