Di Francesca Imbriaco
I minuti, le ore, i giorni trascorrono inesorabilmente senza lasciare scampo, ma il mio mondo domestico sembra essere del tutto fermo, impassibile e cupo. Decido di distrarmi e pensare al futuro, ma non riesco a trovare una via di fuga. Sono le ore 15:30 il tempo non passa mai: scruto dalla finestra una natura indifferente.
Un albero di ciliegio attira la mia attenzione; con il passare dei giorni i fiori si dispiegano sempre di più e assumono un colore sempre più deciso. È la primavera che arriva puntuale come sempre. L’armonia di questa natura genera serenità: una pace benefica.
La finestra mi offre l’opportunità di aprirmi al mondo, di godere di ogni singolo aspetto, anche del più insignificante. La varietà che mi mostra è una cura preziosa alla monotonia di questi giorni.
Dalla rubrica Diario di una quarantena: