PRIMA PAGINA
Regole non chiare sulle schede elettorali aumentano l’ansieta’. A meno di sei settimane dalle elezioni, Trump continua a dire che contestera’ qualunque risultato che non gli sia favorevole. La combinazione dell’epidemia con i dubbi sulla capacita’ e anche sulla volonta’ delle poste (guidate – ricordiamoci – da un fedelissimo di Trump) di far fronte alla mole di lavoro causata dal possibile voto per posta, e la spinta dei democratici per estendere l’accesso al voto hanno causato liti fra i partiti in molti stati chiave. Dopo che la Casa Bianca ha detto che Trump accettera’ il risultato di qualunque elezione “libera e giusta”, Trump ha controbattuto che queste elezioni non possono essere “oneste” perche’ le schede per posta sono “un’intera grande truffa”. Staremo a vedere. Una volta, situazioni simili sfociavano in vere e proprie guerre civili. Oggi probabilmente no, forse ci si accontenta di disordini pacifici e anche violenti.
- Il partito repubblicano promette che si rispetteranno i risultati delle elezioni. Mentre Trump continua a insistere che le elezioni saranno sicuramente truccate, il suo partito promette un pacifico trasferimento del potere. Il capo dei repubblicani al senato, MitchMcConnel, ha scritto su Twitter: “ Il vincitore delle elezioni del 3 di novembre si insediera’ il 20 gennaio. Ci sara’ una transizione ordinata esattamente come c’e’ stata ogni 4 anni dal 1792.”
- I sussidi pubblici si esauriscono, e l’economia ne soffre. Trilioni di dollari in aiuti federali a famiglie e commerci hanno mantenuto l’economia in buone condizioni nei primi sei mesi dell’epidemia. Ma quella spesa si sta adesso spegnendo e le speranze per nuovi sussidi prima delle elezioni sono praticamente morte, anche se il virus persiste e milioni di americani continuano ad essere disoccupati. Il ministro del tesoro, Mnuchin, sta trattando con il capo dei democratici, Pelosi, per un nuovo intervento, ma sembra che le rispettive posizioni siano ancora lontane.
- Trump lotta in territorio repubblicano dove le donne favoriscono Biden nei sondaggi. I due candidati lottano aggressivamente in stati tradizionalmente “traballanti” come il Wisconsin, la Pennsylvania e la Florida, ma anche in stati da sempre repubblicani come Texas, Iowa e Georgia dove Biden sembra favorito in grande misura dalle donne.
- Pericoloso punto di ritorno: l’Europa teme un’altra corsa agli ospedali. Dopo un relativo ottimismo e diverse liberalizzazioni durante l’estate, l’Europa tutta teme adesso che un ritorno violento dei casi di contagio porti a una seconda ondata di pazienti negli ospedali. “Mi dispiace dirlo – ha dichiarato il primo ministro inglese – ma abbiamo raggiunto un pericoloso punto di ritorno”. E ha imposto nuove restrizioni, fra cui la chiusura di bar e ristoranti dopo le 10 di sera. Senza poter prevedere quando questa seconda ondata potrebbe arrivare, date le evidenze contraddittorie su quanto tempo passa fra i primi sintomi e l’eventuale ricovero in ospedale.
PAGINE INTERNE
- Il presidente annuncia un nuovo piano per la sanita’, come promesso da lungo tempo. Il piano, che rimpiazzerebbe l’attuale cosiddetto Obamacare, comincerebbe con uno sconto di 200 dollari sulle medicine per gli anziani.
- Un’istantanea del virus nelle scuole. Molti nuovi casi di contagio sono stati legati alle scuole questa stagione, ma i diversi modi di raccogliere e riferire i dati rendono incerta la situazione generale.
- Negozi contro padroni di casa. Mesi di chiusure hanno lasciato molti negozi troppo indebitati per poter sopravvivere senza concessioni.
- Un passo indietro nel lavoro. I nuovi dati sui sussidi statali ai disoccupati sono in crescita, dimostrando che i licenziamenti continuano, anche prima che il freddo chiuda le attivita’ all’esterno.
- Il Sudan esce dalla lista degli stati terroristi. Questo potrebbe dare a Trump un’altra possibilita’ di azione diplomatica con Israele.
- Tesori dall’archivio di Prince. La nuova uscita di “Sign O’ theTimes”, il capolavoro del 1987, include dozzine di canzoni mai sentite prima.