martedì 5 Novembre 2024
Sfogliando il New York TimesIl successo della Thailandia è un mistero

Il successo della Thailandia è un mistero

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Sfogliando il New York Times di oggi venerdì 17 luglio

Parlare della Thailandia con tutto quello che ci succede intorno? Si’, perchè è l’unica notizia buona che ci fa uscire per un attimo dai disastri che ci circondano, fra contagi, omicidi, brutalità, razzismo, abusi di potere…. Nessuno sa se sia la distanza fra persone, che fa parte della cultura del paese, o qualcos’altro di genetico, fatto sta che per adesso quel qualcosa ha successo. O potrebbe essere l’uso delle mascherine iniziato e rispettato prima di altri paesi? O il robusto sistema sanitario thailandese? O il loro stile di vita all’aperto? Fatto sta che, nonostante l’arrivo di migliaia di turisti dai paesi vicini all’inizio dell’anno, la Thailandia ha avuto un totale di soli 3.240 casi e 58 morti, e nessun nuovo contagio da sette settimane. Anche paesi vicini come Cambogia, Vietnam e Myanmar sono andati molto meglio che il resto del mondo, ma nessuno come la Thailandia. Il ministro della sanita’ ha detto: “Non si tratta di immunita’ o differenze genetiche. Ha a che vedere con la cultura. I thailandesi non hanno mai contatti corporali quando si incontrano e si salutano”.

PRIMA PAGINA

–      Mentre si estendono le regole sull’uso delle mascherine, una minoranza di americani si oppone ai consigli degli incaricati della sanita’. In molti stati sono diventate obbligatorie per legge, per lo meno in spazi chiusi. In altri stati, come New York, una forte campagna su tutti i media ne consiglia l’uso come il mezzo piu’ semplice e sicuro di fermare il contagio. Uno slogan dice: “Quando porti la mascherina, hai il mio rispetto. Perche’ la tua mascherina non protegge te, protegge me”. Ma molti si oppongono, appoggiandosi anche alla stupidita’ del presidente che non la usa, sostenendo che l’obbligo di portarla va contro i diritti civili.

–      La Russia accusata di un complotto per rubare le ricerche sul vaccino.  Il governo americano, quello canadese e inglese sostengono che“hackers” russi stanno tentando di rubare le ricerche sul vaccino, accusando il Cremlino di aprire un nuovo fronte nella battaglia di spie con l’occidente.

–      L’attacco a Twitter suona l’allarme per novembre. E’ da tempo che si temono interferenze della Russia nelle elezioni americane. Ma la facilita’ con cui “hackers” sono l’altro giorno entrati attraverso face book nei conti di personaggi come Bill Gates e Obama mette fortemente in guardia tutti i responsabili della sicurezza su possibili manovre elettorali.

–      La polizia di New York sotto esame mentre le sparatorie aumentano e gli arresti calano. Il recente aumento degli omicidi per arma da fuoco ha fatto nascere un’insolita tensione tra funzionari del governo cittadino e i capi della polizia, che stanno affrontando una delle peggiori crisi in anni. Alcuni sostengono che la polizia e’ volutamente meno attiva negli arresti in risposta alla proteste sulla sua brutalita’ e razzismo.

–      Una azienda senza precedenti in vaccini, ottiene un sussidio di 1,6 miliardi. Sostenuta dall’entusiastico consenso e pre-finanziamento di Bill Gates, la Novavax, che non ha mai messo sul mercato un vaccino di successo, ma anzi un anno fa era sull’orlo della bancarotta per un vaccino rivelatosi inutile, ha ottenuto un sussidio del governo per sviluppare un vaccino contro il coronavirus.

PAGINE INTERNE

–      Rischi della stagione turistica nei parchi. I parchi nazionali, spesso molto lontani da ospedali, stanno lottando su come rimanere aperti in sicurezza.

–      Il Vaticano non arriva a “si deve”. Le nuove linee guida del Vaticano spingono i vescovi in tutto il mondo a denunciare alle autorita’ civili i casi di abusi sessuali da parte dei preti, ma le istruzioni non sono vincolanti.

–      Andando su e giu’ sulla giostra del virus. Le piccole imprese lottano per pianificare il futuro in un’economia incerta,  dove fare piani e’ diventato praticamente impossibile. Intera prima pagina del fascicolo Business.

–      Etica e la corsa al vaccino. Vieni a essere il primo a provare il vaccino ancora non sperimentato, dice la Cina ai dipendenti delle compagnie pubbliche. L’offerta, appoggiata dal governo, sostiene che non ci sono effetti secondari e non menziona il falso senso di sicurezza che ti puo’ dare prendere un vaccino prima che sia approvato dai responsabile della sanita’. “ Non credo che sia giusto da un punto di vista etico” ha detto il presidente di una della piu’ grandi case farmaceutiche cinesi.  






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