SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 08/10/2020
Pence e Harris dibattono la risposta all’epidemia. Il vice-presidente difende Trump dalle accuse di “fallimento”. La risposta del governo all’epidemia e’ stato l’argomento di gran lunga principale del dibattito. La Harris ha detto che e’ stato “il piu’ grande fallimento di qualunque amministrazione presidenziale nella storia del nostro paese” e “loro lo sapevano e l’hanno tenuto nascosto. Hanno minimizzato la serieta’ della cosa”. Pence non ha risposto direttamente, ma ha citato qualche esempio di una leadership proattiva – come quando Trump ha proibito i viaggi dalla Cina – e ha affermato che Trump aveva messo la salute dei cittadini al primo posto.
PRIMA PAGINA
– Senza stimoli, una tragica prospettiva per l’economia. Il commercio chiude e i lavori svaniscono mentre il virus continua a imperversare. Questa e’ la situazione del paese un mese prima delle elezioni: l’aumento del lavoro si e’ fermato; i licenziamenti sono aumentati. E non arriva nessun aiuto, per lo meno non adesso. Le famiglie e gli affari sono andati avanti due mesi senza i vari benefici, ora scaduti, concessi all’inizio dell’epidemia. E martedi’ Trump ha annunciato che avrebbe sospeso almeno fino a dopo le elezioni le trattative col parlamento sui sussidi. E’ un rimando molto pericoloso.
– Quanto sostenuto da Trump sulla cura del covid non e’ provato. Ha detto che prendersi il coronavirus era stata “una benedizione di Dio” e ha rappresentato come un miracolo la cura a cui l’hanno sottoposto, aggiungendo che fara’ in modo che quella medicina sia disponibile gratis per tutti. Oggi e’ disponibile in quantita’ limitata, ad altissimo prezzo e non e’ mai stata ufficialmente sperimentata e approvata. Lo stesso direttore dell’industria produttrice (Regeneron, che ha ricevuto un sussidio di 500 milioni dal governo) sembrava scettico sulle affermazioni del presidente.
– Le tensioni aumentano tra le infezioni nei settori ebraici. Durante tutta l’estate, la vita nei quartieri ebraici di Brooklyn e’ stata normale, con le sinagoghe piene di fedeli assembrati senza mascherine, feste e ricorrenze. Ma quando le autorita’ cittadine hanno rilevato un alto tasso di contagio, le comunita’ si sono ribellate sostenendo che il sindaco permetteva l’assembramento nei casi di sua convenienza politica, come le marce di protesta e che voleva emarginare gli ebrei. La contesa si e’ estesa ad altri quartieri popolati di ebrei e per il momento non si e’ risolta.
– Una nazione decade, avvelenata dalla sua stessa linfa vitale. Il Venezuela si avvicina alla fine di un’era da gigante del petrolio. Il colossale settore petrolifero del Venezuela, che aveva sostenuto il paese e il mercato internazionale del petrolio per un secolo e’ del tutto abbandonato e in rovina, non per mancanza di materia prima mo solo per la corruzione politica e la mala gestione pubblica. Gli impianti abbandonati che trasudano petrolio grezzo, stanno diventando un serio pericolo ecologico.
PAGINE INTERNE
– Foreste ammalate, pochi dottori degli alberi. Mentre i cambiamenti climatici accelerano, le foreste nella parte Nord-est del paese sono sempre piu’ vulnerabili. Gli arboricoltori riferiscono che abbattono alberi morti o ammalati come mai prima.
– Cambiamento nelle indagini sulle frodi nel voto. Per decenni, i procuratori federali sono stati istruiti a non cominciare indagini prima delle elezioni per paura che cio’ potesse diminuire l’affluenza alle urne e causare diffidenza nei risultati. Adesso il ministro della giustizia Barr ha eliminato quella disposizione, naturalmente d’accordo col suo padrone Trump.
– Accuse per la morte del cliente del bar. Quando un ottantenne in un bar vicino a Buffalo chiese a un cliente di mettersi la maschera, questi l’attacco’ violentemente. Cinque giorno dopo, e’ morto.
– Nobel per aver riscritto il codice della vita. Per la prima volta nella storia del Nobel, il premio per la chimica e’ andato a due donne.
– Montatura della pulizia. I messaggi nei social media devono essere creduti. I fazzoletti disinfettanti Clorox sono diventati il massimo dei prodotti per pulizia nell’epoca dell’epidemia.