In Italia cala sotto la soglia del 40% la percentuale di persone che in un anno ha letto almeno un libro all’anno per motivi non strettamente scolastici.
Lo ha reso noto l’STAT questa settimana nel giorno di apertura del Salone Internazionale del Libro di Torino.
《Nel 2022 è pari al 39,3% la quota di persone di 6 anni e più che hanno letto nell’ultimo anno almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali (erano il 40,8% nel 2021).
Rilevante la differenza di genere: la percentuale delle lettrici è del 44%, quella dei lettori del 34,3%.》
Per chi volesse approfondire: https://www.istat.it/it/archivio/284591.
Mi spiace leggere che la percentuale di persone sopra i 6 anni di età che hanno letto nell’ultimo anno almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali sia calato addirittura sotto al 40% (39,3% per essere precisi). Guardando i dati dal 2000 ad oggi in realtà la percentuale non si è mai molto allontanata dal 40%.
Ringrazio LinkedIn Notizie e Marco Valsecchi per aver sollevato il problema che mi è capitato di affrontare anche di recente in una newsletter (per chi volesse approfondire https://lnkd.in/dDxsZDHn)
Anche se non mi occupo di libri a livello professionale, ma solo per passione avendo aperto su LinkedIn il gruppo Il Club del Libro (https://www.linkedin.com/groups/9121467), vorrei condividere alcune idee per incentivare le persone che rientrano in quel 60,7% di persone che non legge almeno 1 libro all’anno a leggere libri per proprio piacere e cultura personale, a piantare il seme della curiosità, del gusto per la lettura (non importa il formato).
Si potrebbe:
📌 diffondere le biblioteche di condominio (per chi non le conosce, ne ho parlato in questa newsletter Conoscete le biblioteche di condominio?
📌 ampliare il sistema di biblioteche pubbliche aprendone di nuove, ampliando gli orari di apertura, portandole anche nei luoghi dove le persone si ritrovano. Il Sistema Bibliotecario è un’istituzione fondamentale per diffondere la lettura e la cultura in generale.
Le biblioteche pubbliche sono come “granai del sapere”, sono luoghi magici che fanno bene alle comunità che li ospitano.
📌 incentivare soluzioni ibride con piccole librerie all’interno di esercizi commerciali come erboristerie, enoteche e ristoranti.
📌 supportare la creazione di postazioni di #bookcrossing (ne abbiamo parlato in questa rubrica qualche mese fa: https://moondo.info/conosci-il-bookcrossing-sai-come-funziona/)
📌 incentivare le #biblioteche aziendali. Sulle biblioteche aziendali ed in particolare sulla biblioterapia in azienda ne parla approfonditamente Marco Dalla Valle in un suo articolo su Linkedin. (Per chi volesse approfondire: https://www.linkedin.com/posts/marco-dalla-valle-b83693129_softskills-formazioneaziendale-formazioneprofessionale-ugcPost-6904377961630232576-or3Y?utm_source=share&utm_medium=member_android).
Vi segnalo anche la testimonianza di Simona Bargiacchi di Cromology Italia:
📌 una campagna mediatica di sensibilizzazione e invito alla lettura.
📌 ogni persona che legge abitualmente ne conosce sicuramente altre che non leggono. Parlare con loro sottolineando i benefici che se ne ricevono potrebbe essere di aiuto. Oppure regalare libri per il compleanno. A me è capitato di farlo ed ha funzionato, ora questo mio amico ha ricoperto il gusto della lettura.
Il tema della lettura è una delle tante classifiche che ci vedono tra le ultime posizioni in Europa e mi piacerebbe proprio che potesse non essere più così.
A chi va di dare una mano?
E come sempre vi auguro buona lettura.