martedì 5 Novembre 2024
Il piacere dei sensiLa bella Lisetta e le storielle di Fellini

La bella Lisetta e le storielle di Fellini

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di Raffaele Aragona

Nell’immediato dopoguerra, sulle ceneri del bisettimanale “Marc’Aurelio” diretto da Vito de Bellis, sorse a Roma una nuova pubblicazione: quasi a non disperdere la bella compagine redazionale, venne fuori un nuovo «settimanale illustrato di giuochi e varietà», inizialmente denominato “Enigmistica” ma che, successivamente, prese il nome di “Marcantonio Enigmistico”; un giornale, in formato tabloid, che nacque con intenti decisamente rivoluzionari nei confronti dei già numerosi tentativi di imitazione di quell’affermatissimo settimanale di cruciverba rappresentato dalla “Settimana Enigmistica”.

La sezione enigmistica di quel nuovo giornaletto era curata da Mario Daniele, ma la redazione comprendeva anche umoristi di fama come Steno e Federico Fellini; Fellini era l’autore di gustosissime storielle che avevano come protagonista “Giambattista l’Enigmista”, un simpatico personaggio impegnatissimo a proporre continuamente i suoi “quasi-indovinelli”. Pure i disegnatori erano di valore; tra questi spiccava Barbara, autore (o autrice?) tra l’altro del rebus riprodotto qui sotto e che si fonda anch’esso sui punti cardinali, nonostante che l’attenzione dell’osservatore ricada più piacevolmente sul soggetto femminile della vignetta…

I rebus disegnati da Barbara avevano sempre la stessa protagonista, Lisetta, e la spiegazione del gioco era direttamente legata alla scena rappresentata, come nell’esempio riprodotto, che quasi fa sorridere per la sua ingenuità, specie se confrontato con le complesse chiavi dei rebus moderni: sud, est, ovest, I, T, I = sù, desto, vèstiti!

Per quel settimanale Mario Daniele realizzava pure schemi di parole incrociate impreziosendoli con le seducenti vignette dei suoi valenti disegnatori (Fellini era uno di questi) e svolgendo definizioni in versi e tutte in argomento con il tema prescelto:

Ti lega ferreamente. e ti trattiene…,
anche se vecchia, le si vuole bene…
In una reggia sovra un trono d’oro
poterle dimostrar quanto l’adoro!

e così via con una definizione per ciascun verso e con la chiusa che stava a indicare il tema del gioco:

Nel breve nome, trepido, gentile
è tutto il gran segreto femminile…

Sono versi per La donna, ma che servono pure a definire le prime quattro “orizzontali” di uno schema: ‘catena’, ‘avola’, ‘re’, ‘amar’.

Dal “Marcantonio” è tratto quest’altro rebus, anch’esso di Mario Daniele, che si risolve: à P parecchie lettrici = apparecchi elettrici.

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