Di Giusy Marrazzo
“Forza e coraggio!” È così che fino a qualche settimana fa mia madre veniva a svegliarmi alle 6:35 al mattino per andare a scuola. ”Invocava” una forza e un coraggio che in me scarseggiavano sempre di più. Odiavo quel momento e ancor di più quella frase che pretendeva un’energia mattutina che in me era assente. Sono passate circa tre settimane e il “forza e coraggio” che contribuiva ai miei “bronci mattutini “ mi manca tanto quanto gli sbadigli infiniti, ma ancor di più mi mancano le mie lamentele di prima mattina tanto quanto i nervosismi scaricati addosso ai prof alle 8:20, quando lo squillo della campanella chiudeva le porte e richiamava la nostra attenzione. Da quel momento, fino alle 13:20 la giornata trascorreva tra un conteggio di minuti, ore, giorni e mesi, non se ne vedeva la fine! Sembrava un’eternità, un lasso di tempo troppo lungo per essere sopportato! A dispetto delle continue insoddisfazioni, la provvidenza divina, il karma o chi voi vogliate, ha pensato bene di dare una dritta e soprattutto una lezione a chi, come me, si è fatto sopraffare dall’insostenibilità del divenire, dall’insoddisfazione del quotidiano. E allora stop!
“Ti stai divertendo ora? Va meglio adesso che il letto ha assunto la forma del tuo corpo? Passano più velocemente le ore?” starà sicuramente dicendo qualcuno beffeggiandosi di me!
Tuttavia lo stop non vale per tutti, in alcune corsie il rosso non sembra scattare più, sembrano corsie a scorrimento veloce, senza tregua e senza interruzione: le cosiddette corsie dei supereroi. Si tratta all’apparenza di comuni mortali, ma si può essere certi che loro non si faranno uccidere mai dalla stanchezza o dalla noia, sono sempre in marcia, al passo con il traffico e hanno delle prestazioni da formula 1! Hanno il potere di convincere anche gli adulti che i supereroi esistono. Al tg le loro testimonianze non mancano mai: i loro turni ad oggi possono comprendere persino le 72 ore al termine dei quali basta una rinfrescata e loro sono di nuovo lì, con una telecamera puntata a cercare di rassicurare l’Italia intera con un mega sorriso, nonostante tutto. Io li guardo, incredula. Mi vien da pensare: come ho potuto credere che A ME servisse FORZA e CORAGGIO?
Dalla rubrica Diario di una Quarantena: