martedì 5 Novembre 2024
Lettera daLettera da MilanoL'incertezza uccide i sogni

L’incertezza uccide i sogni

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di Marina Perzy

Siamo come marinai e qualcuno è anche capitano, su una grande barca come quella di Noè mi viene da pensare, dove ogni giorno navigar a vista è diventato indispensabile; non sapendo se e quando la luce o meglio la terra… apparirà!

Dobbiamo interpretare ciò che sentiamo, vediamo, fidarsi, ecco questa è una delle parole chiave: fiducia. Chi dice il peggio e chi dice il buono, chi pensa che fregandosene si stia meglio, chi della situazione ne approfitta, ma si sa in tempi di guerra è sempre successo!

Stati e Mondo, come in una grande partita di “ Risiko ”, ve lo ricordate come andava di moda prima del burraco o delle serate con i film da mimare con gli amici a squadre? Ora sembra tutto vero, solo che al posto dei carrarmatini colorati, ci sono numeri e percentuali, a volte colorati anche loro, ma fanno più paura!

In questa guerra però chi rimane senza (carrarmati) vince, perché non ha più contagi, le invasioni sono fatte con batteri che viaggiano a volte pagando il biglietto aereo o del treno. Il nemico può cambiare divisa e aspetto ma vuole sempre e solo il controllo, affari e business non sono mai in retroguardia, il protagonismo fa immagine, e ora è quel che conta!

Pochi urlano verità e non sono mai creduti se non addirittura smentiti, zittiti, screditati. Intanto ogni giorno di quest’anno che tutti non scorderemo e finirà come nuova data sui libri di storia, che ‘sogniamo’ e di questi tempi difficile pur sognare, finisca quanto prima, illudendoci che un numero in più modificherà le cose; ci ha cambiato nel profondo dell’anima, niente e nessuno sono come prima e ce ne stiamo rendendo sempre più conto.

Speranza, sogni, incertezza

Un’illusione momentanea l’estate, la voglia di libertà che ci appartiene, la speranza e l’ottimismo di noi Italiani, sta resistendo, ma siamo provati. Lo vedi dagli occhi (non si può più dire dal volto) camminando per strada, dalla svogliatezza di fare le cose che di solito ci piacevano. Persone scortesi, non gentili, l’altra parola tornata in voga: ignoranza.

C’è stata un’alzata notevole di aggressività e un ritorno su concetti che pensavamo nel 2020 superati, come razzismo, omofobia, diversità, minoranze, omicidi senza senso.

L’Incapacità nel non godere della felicità altrui, arroganza e invidia, per non parlare di violenza gratuita, verso deboli o anziani. Rabbia e insulti su il social, per un’opinione diversa o peggio per avere la cercata visibilità! 

Social che dettano le giornate con scontri verbali e notizie fake. Ecco la differenza tra una guerra dei nostri padri o nonni, lottare insieme univa e abbatteva anche le barriere fra le comunità.

Ricostruire, ricominciare, resistere e il collante spesso era l’amore, la condivisione e in molti casi la soluzione. Qui non stiamo capendo che se anche abbiamo i soldi e non la salute possiamo fare ben poco.

Se abbiamo un lavoro, dobbiamo amarlo e se non lo abbiamo, non dobbiamo smettere di cercarlo! Ci hanno tolto i sogni? Noi sogniamo lo stesso! Tempo fa trovai un anello, una fedina che comprai subito ne fui colpita ha inciso una scritta: Non mi scorderò di sognare.

Fatelo anche voi.






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