Quest’oggi parliamo dell’artista belga Michael Samuel Lucifer Vandorpe che attraverso la sua ricerca artistica ci conduce nel territorio dell’astrazione geometrica riuscendo tuttavia, ed è questo il punto maggiormente interessante, a delineare un percorso nuovo e personale.
Una stesura ad olio a strati con conseguenti effetti ottici armoniosi e di forte impatto visivo. Opere per lo più di medie e grandi dimensioni in cui linee verticali ed orizzontali s’intersecano, tasselli di colore si intervallano con conseguente alternarsi sulla tela di pieni e vuoti, velature opache ed in trasparenza creano un effetto stratificato e materico. Attraverso un ritmo cadenzato, la ripetizione di un medesimo tono cromatico ed una incisiva componente intellettuale Vandorpe porta all’estrema sintesi un concetto. Con rigore e compendio attraverso la non rappresentazione della realtà stessa ne analizza, in chiave filosofica, aspetti e declinazioni.
L’opera che propongo per raccontarvi la sua pittura s’intitola “Enter the sanatorium”.
Concepita nel pieno del periodo del lockdown sintetizza sulla tela la sovrapposizione delle immagini ripetute mostrate ed abusate dai media per raccontare al mondo la degenza durante la diffusione del Covid 19. Lunghi corridoi, finestre, varchi ospedalieri bruciati nella nostra retina trovano, nel gate d’ingresso sintetizzato da Vandorpe, un confine da evadere. In veduta frontale il dipinto suggerisce un cancello d’ingresso verso l’ignoto e che grazie alle cromie adottate ed alla diffusione omogenea della luce esprime una apparente e maestosa quiete. Interessante l’effetto ottico ed il conseguente movimento che dal centro del lavoro conducono l’occhio dello spettatore in più punti per poi concludersi nella griglia tonale del verde che conferisce ordine ed armonia all’intero quadro.
Tecnica: olio su tela, dimensione 120 x 160 cm.