Di Maria Carmela Di Motta
E se invece non ci fosse un domani, se il tempo si fosse fermato a quel giovedì di Marzo, quando la sveglia non ha suonato, quando non è iniziata la mia giornata frenetica. Ah quanto mi manca quel tempo, che a me sembrava scontato ma non lo era!!!!!!
Lo capisco solo adesso che si è fermato e non scorre come dovrebbe. Giornate interminabili, il pensiero fisso sempre li, a quel dubbio che attanaglia tutti, ne usciremo? Si perché la domanda che ronza nella testa di tutti è solo questa. Ne usciremo ma in che modo? Con una scia di morti, alcuni dicono anziani ma sicuramente senza “licenza di morire”. E se domani torneremo ad una vita “normale”, al tempo che scorre veloce, alle giornate intense,penserò a questi giorni e ringrazierò Dio di esserci e di poter continuare il mio cammino.
Dalla rubrica Diario di una quarantena: