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Sfogliando il New York TimesRassegnazione e disperazione alimentano il conflitto Armeno

Rassegnazione e disperazione alimentano il conflitto Armeno

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SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 19/10/2020

Rassegnazione e disperazione alimentano il conflitto Armeno, con grande fotografia di una famiglia armena che vive in cantina. Il conflitto, che dura da tre settimane, fra l’Azerbaijan e l’Armenia per un pezzo di terra nelle montagne del Caucaso, al confine fra Europa e Asia, e’ diventato una brutale guerra di attrito, con centinaia di morti abbandonati sulla linea del conflitto. L’Azerbaijan sta sacrificando colonne di soldati – dicono gli Armeni – per estendere una regione che legalmente fa parte del suo territorio, ma e’ abitata da Armeni. I civili che sono rimasti indietro vivono nelle loro umide e fredde cantine, che si stanno trasformando in cucine e camere da letto.

PRIMA PAGINA

–      Trump continua a essere su di giri, ma la campagna sta diventando cupa. Inquietanti visioni si spargono fra gli strategisti mentre l’elezione si avvicina. In pubblico, nei rallies e in televisione Trump e i suoi insistono che ce la faranno, anche se di poco. Ma in privato, la maggior parte dei membri della squadra ammettono che una sconfitta e’ piu’ che possibile.

–      Come la propaganda riempie il vuoto lasciato dalle notizie locali. I clienti pagano per servizi di copertura favorevoli. Una catena di oltre 1.500 web-sites, indipendenti uno dall’altro ma tutti di ispirazione repubblicana, stanno sostituendo le notizie TV locali in tutto il paese. E accettano di essere pagati, anche profumatamente, per dare a un cliente una copertura favorevole, come se fossero notizie.

–      Hanno rifiutato la Clinton nel 2016, ma stanno con Biden. Molti giovani, secondo interviste condotte un po’ ovunque dal NYT, che non avevano votato per la Clinton nel 2016 giudicandola parte di un sistema corrotto e senza visioni, voteranno invece per Biden, che vedono piu’ affidabile, innovativo, “meno parte dell’establishment”.

–      Da un orfanotrofio a Haiti al Rose Garden. Dopo un calvario, nuova vita per i bambini della Barrett. Dopo il devastante terremoto a Haiti del 2010, un gruppo di 19 bambini e ragazzi che stavano in un orfanatrofio tipico di Haiti con poco da mangiare e niente istruzione, furono portati negli USA come parte di uno sforzo umanitario americano. Si sono poi sparsi in tutte le direzioni, in scuole e lavori.  Due di loro, fratello e sorella, sono stati adottati dalla Barrett e recentemente presentati da Trump ai suoi ospiti nel Rose Garden della Casa Bianca.  

–      Virus sotto controllo, l’economia della Cina si riprende. Mentre la maggior parte del mondo combatte ancora col virus, la Cina dimostra che una rapida ripresa e’ possibile se il virus e’ sotto controllo. L’economia cinese e’ risalita del 4,9 % nel periodo da luglio a settembre comparato con lo stesso periodo dell’anno scorso.

PAGINE INTERNE

–      In viaggio con la quarantena. Se viaggiare con altre famiglie era di per se’ complicato, farlo durante l’epidemia lo e’ ancora di piu’. Ma per qualche viaggiatore vale la pena di fare l’extra sforzo.

–      Incendi fuori controllo in Colorado. Quasi 1 milione di ettari sono andati a fuoco fino a oggi, facendo di quest’anno uno dei peggiori on record.

–      Se Roe e’ annullato. Che cosa capita se Roe contro Wade (la sentenza della Suprema Corte che ha liberalizzato l’aborto) e’ annullata ? “Una tremenda disuguaglianza nell’accesso all’aborto”, dice un rapporto.

–      Lavorando da casa fino a luglio. Dalla Ford a Target alla Microsoft, le compagnie stanno ritardando il ritorno agli uffici fino alla prossima estate.

–      Un durevole prodotto agricolo perde il suo lustro. La crisis economica del Libano ha reso la marijuana e l’hashish cosi’ poco redditizi che gli agricoltori li hanno lasciati perdere.

–      Niente entrata per i partners di guerra. Il flusso di rifugiati negli USA e’ stato tagliato. E anche quelli che avevano aiutato i militari sono stati bloccati.    






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