All’estero, con l’eccezione degli Usa, dove le news dall’Italia arrivano aggiornate, il Paese è isolato nonostante la popolarità (non positiva) di Matteo Salvini e l’altrettanta indifferenza verso Luigi Di Maio e verso il primo ministro Conte, del quale (incluso questo giornalista) molti non conoscono il nome di battesimo. Arrivo in Italia dopo un viaggio di lavoro di due settimane tra Londra e Budapest e mi aggiorno sugli ultimi eventi. Innanzitutto l’affaire “Sea Watch”, a proposito del quale nessuna persona di buon senso (quindi escludiamo il Pd) dovrebbe criticare la posizione italiana, specialmente i governi del “paradiso fiscale” Olanda e quello dell’intransigente (economicamente parlando) e rigida Germania. Apparentemente, sia l’Olanda che Germania rispettano le regole solamente quando conviene a loro.
Poi c’è l’affaire Alitalia e qui Di Maio ha più che ragione a togliere le concessioni autostradali ai Benetton e ad allontanarli dall’Alitalia (anche per evitare il rischio che ricompaia l’evergreen Montezemolo). Da considerare pure la costante “emergenza rifiuti a Roma”, tanto ignorata dal M5S quanto condono e tolleranza dell’emergenza corruzione in seno alla Lega (oggi Nord, Centro e Sud). Poi c’è la cronaca con fatti inimmaginabili, come la denuncia della tratta dei bimbi che coinvolge politici, medici e assistenti sociali. E’ chiaro che i magistrati non corrotti continuano a fare un buon lavoro.
Politica estera: l’appoggio del governo italiano al dittatore venezuelano Maduro è uno schiaffo verso i milioni di italiani che stanno soffrendo a causa del suo insensato, violento e pericoloso operato.
Spettacolo: la Rai sempre al centro dell’attenzione, quindi nessuna novità. Il controllo politico rimane proporzionale alle dichiarazioni dei politici che la politica deve uscire dalla Rai. Passiamo quindi allo sport, con l’annuncio che le Olimpiadi invernali del 2026 sono state assegnati a Milano-Cortina: una buona notizia se non fosse per il fatto (Quotidiano) che sarà un’altra opportunità per finanziare l’apparato politico-mafioso con i soldi pubblici. Da ammirare i piani lungimiranti dell’economia parallela. Infine il calcio, oggi cosa per sole donne. Da quando la nazionale femminile italiana è entrata in campo, ho smesso di guardare i super-pagati, super-tatuati, super-tattici e super-monotoni calciatori maschi.