martedì 5 Novembre 2024
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Territorio e digitale nel futuro delle BCC

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Il primo maggio 2019 segna, con la nomina del nuovo vertice, una tappa importante nel percorso di unificazione del sistema delle Banche di credito cooperativo. Nasce il quarto Gruppo bancario italiano.  

La legge n.18 del 2016 ha obbligato le BCC ad una aggregazione forzosa per superare la “piccola banca” antieconomica per gli alti costi di esercizio e piena di insidie clientelari ed avere invece una realtà economica di maggiori dimensioni ed in grado di mantenere in equilibrio il gruppo integrato.

È certamente una novità nel panorama nazionale ma piena di rischi, primo tra tutti quello di svincolare la banca dal territorio facendole perdere la caratteristica di centro gravitazionale dell’economia locale. In un momento come quello attuale caratterizzato da grandi cambiamenti, queste Banche non solo debbono continuare nella loro missione di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese, ma supportarle nella creazione di nuove competenze digitali.

Un compito che spetta al nuovo Gruppo bancario Cooperativo ICCREA che dovrà attuare un significativo percorso di innovazione delle stesse BCC e dei loro servizi/prodotti nell’ottica di una banca aperta in grado di differenziare la propria offerta. E’ pertanto necessario che il nuovo consiglio di amministrazione adotti al piu’ presto una strategia digitale all’interno del Piano Industriale centrata su due direttrici:

  1. non una banca digitale, ma servizi digitali a cui abilitare le singole BCC, dalla vendita online dei propri prodotti ai servizi a valore aggiunto al sistema delle imprese.
  2. centralizzare le funzioni di marketing e la gestione delle piattaforme, dall’equity crowdfunding a Ventis.

Forse e’ utile ricordare che gia’ negli anni ’30 del secolo scorso con la creazione dell’IRI in Italia si introdusse un sistema di armonizzazione tra banche ed altre attivita’ economiche per  realizzare una migliore utilizzazione delle risorse disponibili: e’ una esperienza da tener presente anche per evitare di ripetere gli errori commessi.

Ho fatto in questi ultimi tempi una interessante esperienza sia come fornitore che come consumer della piattaforma digitale Ventis che distribuisce e vende prodotti alimentari di qualità e manufatti di eccellente fattura. La qualità del suo catalogo è garantito dalle imprese socie delle Banche di credito cooperativo mentre i clienti delle banche stesse costituiscono un target privilegiato. A prima vista l’iniziativa può apparire estranea al core business di una impresa bancaria: al contrario, nel contesto in cui operiamo, può essere quella innovazione di cui abbiamo bisogno. Infatti una piattaforma digitale che opera nel mercato del risparmio e del credito può certamente essere utile alle imprese e ai clienti a condizione che avendo una visione d’insieme il nuovo management di ICCREA sia capace di superare particolarismi e settorialità di un vecchio modo di operare delle banche.

Non è ben chiara ad oggi la vision che sta dietro questo investimento e quale sia il posizionamento strategico dell’azienda e come si collochi nel modello strategico della banca. Ventis dovrebbe svilupparsi come piattaforma che vende servizi alle imprese e servizi consumer in una logica che trae dalla territorialità il vantaggio della conoscenza dei dati e dal centro la forza del coordinamento e della strategia.

Il quarto gruppo bancario nazionale non può limitarsi a gestire una piattaforma ecommerce flash-sales: deve proporre come attività ‘core’ servizi bancari sui pagamenti, servizi finanziari (finanziamenti, cessione del credito, richiesta fido..), informazioni alla clientela, formazione al management delle banche associate.

Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea
Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea

Il 70% delle transazioni finanziarie è destinato a migrare sui canali digitali, ma i bancari non saranno rimpiazzati dagli algoritmi. La previsione viene da McKinsey. Ma attenzione: la banca non dovrà rinunciare agli sportelli, ma «bisognerà fare in modo che le filiali si specializzino», spiega McKinsey. Un livello di specializzazione che richiederà una conoscenza approfondita del territorio e dei clienti, visto che il contesto può cambiare molto, da territorio a territorio, da filiale a filiale. Ecco la straordinaria opportunità per la nostra banca, titolarità del cliente e radici nel territorio. E per i manager e i dipendenti un ruolo decisivo nello sviluppo della banca.

Sarà necessaria una rigorosa vigilanza ma soprattutto una capacità di governo di ICCREA cercando nella innovazione la strada maestra salvaguardando la funzione primaria delle BCC, difesa del risparmio e sostegno per lo sviluppo delle imprese nel quadro di un permanente rapporto con il territorio.

Quella che si presenta e’ una occasione storica: perderla potrebbe essere fatale e non solo per le banche di credito cooperativo. Non potremo dire di non averlo saputo.






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