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Sfogliando il New York TimesTrump ammette di aver minimizzato la minaccia del virus

Trump ammette di aver minimizzato la minaccia del virus

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SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 10 SETTEMBRE 2020

PRIMA PAGINA

–      Trump ammette di aver minimizzato la minaccia del virus. Ha piu’ volte sostenuto, in interviste e conferenze, che era poco piu’ di una normale influenza e che comunque il vaccino era dietro la porta. Per poi dire, poco dopo, il contrario. Citando le sue parole da due delle molte occasioni in cui ha parlato del virus. 7 febbraio:”Questa e’ una roba mortale. E’ molto piu’ mortale anche della piu’ forte influenza” . Ma il  26 febbraio: “ E’ un po’ come la normale influenza per cui abbiamo il vaccino. E avremo il vaccino anche per questo in breve tempo”. E via discorrendo fra alti e bassi. Recentemente ha dett : “L’ho sempre voluto minimizzare perche’ non volevo creare panico”. Provocando, con la sua mancanza di serie ed energiche direttive, malattie e morte a migliaia di cittadini.

–      I capi dei servizi di sicurezza hanno zittito gli allarmi, dice un ex-funzionario. Sforzi per rafforzare Trump. I responsabili del dipartimento di sicurezza nazionale hanno ordinato ai loro agenti di minimizzare i pericoli dell’estremismo di destra e delle interferenze della Russia nelle elezioni. La direttiva arrivava da Robert O’Brian, consigliere per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca. Uno degli agenti ha denunciato la cosa, messa in piedi per danneggiare Biden che invece attacca pubblicamente sia l’estremismo di destra che le manovre della Russia.

–      Rintracciando la corruzione che ha fatto nascere l’esplosione mortale di Beirut. Origini di un cocktail di volatili ingredienti. Con 6 fotografie di tutte le fasi dello scoppio. Un agente di sicurezza al porto di Beirut scopre, in dicembre, un hangar pieno di nitrato di ammoniaca (ingrediente di base per esplosivi) che fuoriesce da sacchi rotti, con intorno contenitori di petrolio e cherosene. Si rende conto dell’enorme pericolo incombente, lo denuncia ai superiori, scoprendo che sono gia’ in molti a essere al corrente della cosa. Anche ad alti livelli politici. Ma nessuno interviene per un complesso giro di mance e corruzione. Fino a quando, succede l’inevitabile, di cui tutti siamo tragicamente al corrente. Per ora, nessuno e’ stato ufficialmente accusato di niente.

–      Vite e paesi ridotti in cenere mentre l’Ovest brucia. Il sole e’ oscurato dal fumo. Con fotografia di San Francisco al buio in pieno giorno. Gli incendi, alimentati dal caldo, dalla siccita’ e dal vento, stanno devastando lo stato di Washington e il nord della California.

–      New York City riapre lentamente i ristoranti al chiuso. Il governatore Cuomo ha annunciato che la proibizione di servire pasti all’interno dei ristoranti sara’ cancellata il 30 settembre, ma i ristoranti non potranno avere piu’ del 25% della loro capacita’ massima. La riapertura e’ un importante passo nella crisi del coronavirus a New York segnalando a turisti e residenti  che la citta’ sta lentamente ritornando alla normalita’.

PAGINE INTERNE

–      Un ufficiale di collegamento per le poste. Il capo delle poste, amico e benefattore di Trump, a suo tempo assunto con il solo scopo di rendere difficili le votazioni per posta, ha annunciato l’assunzione di un ufficiale di collegamento con il congresso e le autorita’ locali degli stati per – dice lui – acquietare le preoccupazioni dei democratici.

–      Bagno di sangue alla base militare. Dal 2016, alla base di Fort Hood sono morti piu’ soldati in omicidi che in battaglia. Le famiglie vogliono sapere il perche’.

–      I dottori cercano di rassicurare il paese. Il ministro della sanita’ si e’ unito al direttore dell’Istituto Nazionale della Salute nel comunicare ai senatori che la scienza, non la politica, portera’ all’approvazione del vaccino.

–      Diminuisce il livello delle truppe in Irak. Interventi pianificati da lungo tempo taglieranno circa della meta’ le truppe dispiegate in Irak, ma rimarra’ una forza antiterrorismo.

–      Annullata la vendita di Tiffany. Per le incertezze causate dl coronavirus e il timore di tariffe, il gigante del lusso Louis Vuitton  si e’ ritirato dall’acquisto di Tiffany per 16 miliardi.

–      Il caldo minaccia i mercati. Un rapporto commissionato da Trump all’agenzia per il futuro del commercio ha sottolineato i pericoli del cambio del clima per i mercati finanziari.






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