SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 28/09/2020
PRIMA PAGINA
– A tutta pagina, su due righe: Le tasse del presidente mostrano croniche perdite, battaglia sulla revisione dei conti e niente tasse sul reddito. Tutti i presidenti che hanno preceduto Trump hanno pubblicato le loro tasse come un obbligo non strettamente legale, ma certamente etico. Trump, nonostante insistenze e pressioni pubbliche e private da varie parti, si e’ sempre rifiutato, ma adesso il New York Times e’ riuscito a mettere le mani sulle sue dichiarazioni dei redditi sia personali che societari degli ultimi 15 anni. Il centro della prima pagina e’ occupato da 5 miniarticoli di cui riporto i titoli: Trump non ha pagato la tassa sul reddito per quasi tutti gli ultimi due decenni. Il presidente e’ in battaglia con l’I.R.S. (l’ente di controllo delle tasse). Le pressioni finanziarie sul presidente stanno solo aumentando. Ha ricevuto dall’ estero piu’ soldi di quanto si sapeva. Vaste detrazioni dalle tasse gli hanno permesso una vita d’oro. Altri articoli sparsi su varie pagine: Documenti a lungo tenuti nascosti mostrano incombenti minacce finanziarie e diretti conflitti di interessi. 1955: nell’anno in cui comincio’ i lavori della Trump Tower dichiaro’ una perdita di 915,7 milioni, somma sufficiente a non pagare tasse per 18 anni. L’uragano si avvicina: le minacce convergono: perdite societarie in aumento, la lotta sulle tasse, e debiti garantiti personalmente che si avvicinano alla scadenza. Presidente e businessman: Affari in paesi guidati da dittatori, inquilini che fanno affari col governo, hotels e clubs che attirano quelli in cerca di contatti o favori. Il New York Times ha promesso altri dettagli, e quindi torneremo in argomento nei giorni prossimi.
– “Ransomware” puo’ minacciare la notte delle elezioni. Funzionari temono che gli “hakers” semineranno il caos. Una compagnia del Texas che lavora anche nella raccolta di dati elettorali e’ stata attaccata da pirati dell’elettronica (hakers) che chiedevano un riscatto (ransom). Pare che questi attacchi siano frequenti, ma adesso, a pochi giorni dalle elezioni, sono molto piu’ preoccupanti. Sembrano arrivare sempre dalla Russia.
– Il virus ha chiuso le scuole e i bambini piu’ poveri del mondo sono andati a lavorare, prendendo lavori pericolosi e illegali, e con poche probabilita’ di tornare indietro. In molte parti del mondo, la chiusura delle scuole mette i bambini in strada. Le famiglie sono disperate per soldi, non hanno collegamenti on-line e i bambini sono una facile fonte di lavoro a poco prezzo. Vengono mandati nelle discariche pubbliche di spazzatura a cercare plastica riciclabile, pagati pochi centesime all’ora.
– Gli elettori vogliono una pausa sul seggio della corte suprema, mettendo in luce i rischi della spinta del partito repubblicano. Secondo un sondaggio d’opinione condotto dal NYT, una chiara maggioranza di elettori preferirebbe che il posto vacante fosse riempito dal vincitore delle prossime elezioni.
PAGINE INTERNE.
– Un altro sintomo: la perdita di capelli. I dottori stanno vedendo un aumento di pazienti che perdono ciuffi di capelli, un fenomeno che potrebbe essere legato al coronavirus.
– Come Amazon ha conquistato l’Italia ? Piscine gonfiabili, pasta e vino. Il gigante dell’e-commercio aveva lottato anni per convincere gli italiani a fare gli acquisti on-line. Poi e’ arrivata l’epidemia.
– Incombono tagli nelle assicurazioni malattie. Molte piccole imprese, danneggiate finanziariamente dall’epidemia, possono non essere piu’ in grado di rinnovare le coperture assicurative degli impiegati.
– Una trappola autoprodotta per il dibattito? Trump da tempo sta cercando di convincere gli elettori che Biden e’ confuso. Ma questo potrebbe andargli contro se Biden non corrispondesse alla caricatura.