Visitare Roma

Risulta strano immaginare che la Città Eterna, una delle città più belle al mondo, sia nata da un gruppo di umili pastori sul colle Palatino e da due gemelli, figli del dio Marte e la mortale Rea Silvia, che vennero allattati da una lupa, divenuta il simbolo di Roma fondata, come vuole la leggenda, da Romolo nel lontano 21 aprile 753 a.C. Così come risulta quasi impossibile riassumere in poche parole la bellezza della città, tanti sono i suoi monumenti di inestimabile valore e tanto è grande la storia che si intreccia al mito su cui si fonda.  

Milioni e milioni di viaggiatori provengono da tutto il mondo per ammirare la poesia dell’Urbe che si erige sulle sponde del fiume Tevere e si dirama attraverso le sue innumerevoli opere d’arte e monumenti mozzafiato.

Una vita intera non basterebbe per scoprire tutti i tesori e i segreti di Roma custoditi in ogni suo angolo e in ogni suo sanpietrino. Il modo migliore di conoscere la città e il suo centro è quello di camminare e camminare, così da potersi perdere tra le sue viette e le sue passeggiate romantiche lungo il fiume.

Coloro che hanno scelto Roma come meta del loro prossimo viaggio, ma anche i romani che vogliono conoscere meglio la loro città, qui troveranno informazioni e curiosità che vi guideranno tra la storia, la cultura e poesia della capitale.

Il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, Piazza Navona, San Pietro, i Musei Vaticani, Castel Sant’Angelo, il Circo Massimo, sono solo la punta di un immenso iceberg tutto da scoprire. Luoghi misteriosi, leggende e storia si intrecciano arricchendo di fascino la città che da secoli attira a sé milioni di visitatori.

Roma non è solo da vedere ma anche da assaporare! La cucina romana dovrà essere parte integrante del vostro viaggio, gustando i piatti tipici della tradizione che hanno contribuito ad accrescere la sua fama.  Qui troverete i nostri consigli sui luoghi migliori dove poter mangiare i piatti della tradizione romana e soprattutto scoprire cosa vuol dire la convivialità per i romani.

Iniziamo insieme il viaggio alla scoperta di Roma personalizzato secondo le diverse esigenze di ogni lettore di Mondo Viaggiare.

Cosa vedere a Roma

  • Weekend a Roma
  • 5 giorni a Roma
  • Centro storico di Roma
  • Il Colosseo
  • Pantheon
  • Piazza di Spagna
  • Piazza Navona
  • La Bocca della Verità
  • Fontana di Trevi
  • Fontana di Trevi sotterranea, Vicus Caprarius
  • Città del Vaticano
  • Roma vista dall’alto
  • La Fontana delle Tartarughe
  • La Cripta dei Cappuccini di Via Veneto
  • I misteri di Roma
  • Basilica sotterranea di Porta Maggiore
  • La Porta Alchemica
  • Il Ghetto Ebraico

Cosa e dove mangiare a Roma

  • Enogastronomia Roma: dove mangiare è socializzare
  • L’Oste della Bon’Ora – Grottaferrata (Castelli Romani)
  • Armando al Pantheon. La cucina romana oltre il tempo
  • I carciofi a Roma
  • Pasta alla zozzona, ricetta tipica romana
  • Coratella alla romana
  • La Pinsa: la focaccia della tradizione romana
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Castel Sant’Angelo, Roma. Photo credit: Willian West by unsplash.com

Weekend a Roma

Weekend a Roma? Trascorrere un weekend a Roma è un’esperienza indimenticabile, alla scoperta di questa città che con le sue piazze, le sue chiese ed i suoi monumenti, racchiude in sé tutta la storia ed il fascino della Capitale d’Italia. Gli antichi monumenti rievocano un passato permeato di storia, dove l’Impero Romano primeggiava come il centro della civiltà occidentale.
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5 giorni a Roma

Roma è tra le città più affascinanti al mondo e richiama turisti da ogni realtà. Visitarla tutta in cinque giorni non è pensabile, ma questo è un lasso di tempo sufficiente per coglierne gli aspetti più interessanti.

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Cosa vedere a Roma

Centro storico di Roma

Il Centro storico di Roma, compreso tra le mura aureliane e le mura gianicolensi, ovvero a destra e a sinistra del Tevere, racchiude circa 25.000 luoghi d’interesse divisi in 22 quartieri. La zona dei sette colli comprende le testimonianze dell’epoca romana. Come i Fori, le Terme di Traiano e la Domus Aurea. Mentre spostandosi a Trevi si può ammirare l’omonima Fontana oltre a Palazzo Barberini e al Palazzo del Quirinale. Altri luoghi simbolo della politica italiana sono Palazzo Chigi e Palazzo Montecitorio nel quartiere Colonna, assieme a Palazzo Madama a Sant’Eustachio. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Il Colosseo

Questo storico monumento non è solo l’anfiteatro più grande della città, ma del mondo interno. Visitare Roma senza aver visto il Colosseo sarebbe un sacrilegio, essendo questo uno dei monumenti più belli e affascinanti sulla Terra ottenendo di diritto un posto tra le Nuove sette meraviglie del mondo. Non a caso è stato inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell’umanità dall’UNESCO, assieme a tutto il Centro storico di Roma, le Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia e la Basilica di San Paolo fuori le mura. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Pantheon

La scritta “M. Agrippa L. F. Cos. Tertium fecit” ci mette di fronte al nome di chi costruì il Pantheon, Marco Agrippa, figlio di Lucio, e all’anno, indicato semplicemente come terzo consolato del politico romano. Ma è l’Imperatore Adriano, sui resti di quello che era rimasto del tempio, nel 118 d.c., ad edificare l’attuale costruzione. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Pantheon
Interno – PhotoCredit Stefan Bauer

Piazza di Spagna

La Barcaccia, suggestiva visione scultorea di Pietro Bernini, è una delle fontane più amate di Roma. Rappresenta, visivamente, la notizia di una barca in secco, incagliatasi nel 1598, a seguito di una piena del Tevere. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Piazza Navona

Lo Stadio di Domiziano si può considerare il predecessore di Piazza Navona, il luogo per eccellenza dei giochi atletici greci, i cui resti sono conservati sei metri sotto il livello delle edificazioni attuali. Sopravvivono al caos e al peso della storia, ai mercati, alle feste, all’Epifania e alle processioni che si sono ripetute nel corso dei secoli. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

La Pimpaccia di Piazza Navona
La Pimpaccia di Piazza Navona

La Bocca della Verità

Il Mascherone di Bocca della Verità, diventato famoso per essere stato un rivelatore di bugie da parte di mogli fedigrafe, ha una provenienza ancora non ben definita. Avvolta nel mistero. In effetti tutto si gioca intorno a diverse tracce.

La prima è che avrebbe potuto essere uno dei tombini della Cloca Maxima, voluta da Tarquinio il Superbo per risanare l’area del Foro Romano. E questo spiegherebbe gli occhi e la bocca forati per permettere alle acque di defluire nel sottostante canale. Solo più tardi, nel 1845, avrebbe assunto gli attuali connotati, quando cioè, una donna venne sottoposta al suo giudizio. Continua a leggere l’articolo , clicca qui.

Leggi anche:Chi mente perderà la mano! La vera storia della Bocca della Verità a Roma

Fontana di Trevi

Fontana di Trevi non avrebbe bisogno di presentazioni, la Madonnella, forse, sì. La fontana è conosciutissima al mondo per il lancio della monetina che secondo tradizione va effettuato di spalle alla fontana, un gesto che sarebbe di buon auspicio per tornare a visitare la città eterna. Ma è anche uno di quei monumenti di Roma che nasconde molte storie e altre leggende. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Fontana di Trevi sotterranea, Vicus Caprarius

La Dolce Vita di Federico Fellini è un ritratto e un omaggio spassionato alla Città Eterna degli anni ’60. Roma è protagonista insieme ad Anita Ekberg e Marcello Mastroianni di un film che ha fatto la storia del cinema. La bella e sensuale Sylvia passeggia tra le vie di Roma, arrivata davanti alla Fontana di Trevi non esita a immergervi e a danzare tra le sue acque, diventando così una calamita per il giornalista Marcello che le dichiara il suo amore.

Iconica e scenografica questa fontana è tra le principali attrazioni della città, impossibile non farle visita. Ma forse non tutti sanno che a pochi chilometri da quest’ultima si trova un altro gioiello romano, il Vicus Caprarius – La Città dell’Acqua, ovvero un sito archeologico nascosto nelle viscere della città riportato alla luce agli inizi del secolo. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.,

Città del Vaticano

Se stai pensando di organizzare un weekend a Roma, è d’obbligo fare visita a Città del Vaticano, in cui sarà possibile ammirare numerose bellezze artistiche di origini molto lontane, che ancora oggi raccontano una storia millenaria. Ecco un itinerario che permette di visitare i siti principali della Città del Vaticano, un viaggio che vale assolutamente la pena di fare almeno una volta nella vita. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Roma vista dall’alto

La Fotografia è sempre interattiva, crea un legame forte perché solo apparentemente mostra un frammento di realtà (già il fatto che sia un frammento selezionato da qualcuno ne fa un prodotto dell’immaginazione), la verità è che fruga negli angoli della mente di chi la guarda e fa riemergere, all’improvviso, cose sepolte da altre parti e venute a galla per via di quel magico e sconosciuto attributo dell’uomo che chiamiamo coscienza. L’immagine di cui vi parlo è una Roma vista dall’alto che ho avuto di fronte a me per un paio d’ore mentre assistevo alla presentazione di un bel libro sulla storia dell’urbanistica della città presentato presso la facoltà di architettura di Roma 3 al rione Monti. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

La Fontana delle Tartarughe

La fontana delle tartarughe avrebbe dovuto essere installata presso Piazza della Giudea ma il nobile Muzio Mattei ne deviò per sempre l’ubicazione, andandola a collocare in Piazzetta Mattei, sotto il palazzo appartenente alla sua famiglia.

Si narra di una leggenda che la vuole costruita in una sola notte per fare colpo sul suocero del Mattei che aveva avuto dei ripensamenti sul matrimonio del nobile con la figlia. Tuttavia è noto, invece, che ci vollero più di sei anni per la sua realizzazione. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

La Cripta dei Cappuccini di Via Veneto

La Cripta dei Cappuccini si trova all’interno della chiesa di Santa Maria dell’Immacolata Concezione, una delle tante splendide chiese barocche della Capitale. Ma la sua cripta si distingue dalle altre, in quanto conserva un “monumento funebre” unico al mondo. Sin dalla fine del ‘500, i sotterranei della chiesa venivano usati dai cappuccini per seppellire le spoglie dei frati. Negli anni, venne quindi accumulato un enorme quantitativo di ossa e teschi che, verso la metà del ‘700 vennero utilizzati per decorare in modo macabro e suggestivo le pareti degli ambienti della cripta. Continua a leggere l’articolo clicca qui.

I misteri di Roma

Roma e le sue mille facce hanno fatto si che al mondo questa città si presenti con una moltitudine di nomi. Dalla romana Roma Caput Mundi, alla città eterna, questo luogo è l’incontro di molte culture e dal quale molte altre hanno avuto origine. Data la sua potenza storica-culturale, Roma nasconde tra i suoi vicoli e le sue piazze dei luoghi assai misteriosi, eccone alcuni! Continua a leggere l’articolo clicca qui.

Basilica sotterranea di Porta Maggiore

La Basilica sotterranea di Porta Maggiore, detta anche neopitagorica è stata nascosta per secoli, fino al 1917 quando, durante alcuni lavori al viadotto ferroviario, il terreno franò e gli operai scoprirono degli ambienti sconosciuti. Siamo a 13 metri sotto il livello della strada, dove attualmente passa Via Prenestina. Siamo dentro una sala basilicale unica al mondo che testimonia l’esistenza, anche prima dei Cesari, di strutture a tre navate. Una scoperta straordinaria, dunque, datata duemila anni.. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

La Porta Alchemica

La Porta Alchemica di Piazza Vittorio, unica delle cinque porte a essere rimasta integra, faceva parte del complesso di Villa Palombara, un salotto molto in voga nella seconda metà del 600, costruito dal Marchese di Pietraforte, Massimiliano di Palombara.

Il Marchese, appassionato di esoterismo e alchimia, amava circondarsi di studiosi del settore e, si narra, che condividesse questa passione con una delle donne più controverse della storia, la Regina Cristina di Svezia, che convertitasi al cattolicesimo fu costretta ad abdicare e a vivere confinata dentro le mura di Roma. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Il Ghetto Ebraico

A Roma oggi è un Quartiere , un luogo di attrattiva culinaria, ci sono i turisti e se pure le testimonianze restano su ciò che ha rappresentato, difficilmente se ne rintraccia il passaggio.
Gli edifici originari o i portoni che facevano da serraglio alla comunità ebraica sono andati distrutti con la riqualificazione urbanistica. Così ogni atmosfera del periodo in cui è stato luogo di confinamento, di oppressione, di negazione del diverso.

Non è possibile sforbiciare un pezzo terribile della nostra storia ma il Ghetto di Roma oggi è un simbolo, lo sono la Sinagoga, lo è via della Reginella, lo è la fontana delle Targarughe e lo sono le Stolperstein, pietre d’inciampo d’ottone, che dal 1995 stanno sostituendo simbolicamente alcuni sanpietrini di città, non solo nella capitale ma in tutta Europa.  Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Cosa e dove mangiare a Roma

Enogastronomia Roma: dove mangiare è socializzare

Enogastronomia Roma: due termini indissolubilmente legati da millenni di tradizione culinaria. Nella Città Eterna si usa dire “chi magna da solo se strozza” per sottolineare l’importanza fondamentalmente culturale dell’ enogastronomia romana. Mangiare a Roma significa mangiare assieme, condividere, oltre al cibo, anche esperienze e parte della propria vita. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

L’Oste della Bon’Ora – Grottaferrata (Castelli Romani)

Chi lo segue sui social potrebbe farsi un preconcetto negativo, viste le sue tante comparsate nei punti Eataly sparsi per l’Italia, un format di ristorazione distante anni luce da quelli che amiamo. Ed invece l’oste, perché di lui stiamo parlando, non è cambiato di una virgola: grande padrone di casa, ama intrattenere gli avventori con aneddoti divertenti, coinvolgendo più tavoli contemporaneamente, senza che questo vada ad intaccare la professionalità nel servizio. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Armando al Pantheon. La cucina romana oltre il tempo

Lasciata alle spalle via del Seminario, nel Rione Pigna, il passo subisce un rallentamento irriflesso. E non si tratta semplicemente di un cambio di calpestio, sconnesso dai sampietrini ormai centenari. Questo è l’ingresso in un crogiolo di idiomi e colori a cui non è mai assente una colonna sonora. Eppure, nonostante la massa popolare, il brusio che ne deriva è sempre dimesso, quasi prostrato. È indotto a muoversi in punta di piedi in una Piazza della Rotonda dominata da quell’antichità che ha osato sfidare le regole della fisica e dell’architettura; ma che non ha subito lo scorrere dei secoli, né il timore di ospitare le religioni che vi si sono succedute. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

I carciofi a Roma

A Roma i carciofi sono di casa, un po’ come la pizza a Napoli, esiste anche una particolare specie di carciofo detta “romanesco”, riconoscibili dalla forma tondeggiante che secondo alcuni sono i più saporiti e che sono in commercio proprio in questo periodo dell’anno. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Pasta alla zozzona, ricetta tipica romana

Basta recarsi in una delle trattorie tipiche romane e tra i piatti consigliati non mancherà di certo la pasta alla zozzona! Si tratta di un’esplosione di ingredienti golosi, sostanziosi, grassi e sicuramente calorici! Certo, uno sfizio del genere si può togliere giusto ogni tanto, senza abusare! Vediamo insieme gli ingredienti ed il procedimento per preparare la tradizionale pasta alla zozzona, secondo la ricetta tradizionale. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

Coratella alla Romana

Le prime segnalazioni storiche della Coratella risale all’inizio del XVI secolo. Un piatto tipico Romano inserito nella trilogia della cucina povera, insieme ai “Rigatoni con la Pajata” e la “Coda alla Vaccinara”. Questo piatto povero, vanta imitazioni in varie parti del mondo. Continua a leggere l’articolo, clicca qui.

La Pinsa: la focaccia della tradizione romana

La pizza lo sappiamo bene, e lo sa tutto il mondo, è un’istituzione napoletana ma quanti conosco la pinsa romana? Per chi non ne avesse mai sentito parlare è una sorta di focaccia preparata prevalentemente nel Lazio che deriva da una ricetta risalente al tempo degli antichi romani. Cosa la differenzia dalla pizza? Continua a leggere l’articolo, clicca qui.