Gasprin nasce come latteria nel 1929 nella Moncalieri alta e ancora oggi i suoi gusti sono per lo più tradizionali, a partire dai classici crema (aromatizzata però con scorza di limoni di Sorrento), pistacchio, torroncino, gianduia, cioccolato fondente, stracciatella e nocciola, oltre a qualche altro più originale e creativo che ha conquistato in fretta i suoi clienti, soprattutto “pane e Nutella”, ma anche pasta di mandorle, crema di caffè con scaglie di cioccolato fondente, bonet, torrone con pistacchi e yogurt con bacche di goji. I gusti alla frutta sono tendenzialmente stagionali o esotici, come del resto quelli delle granite (caffè, mandorle e menta) presenti durante tutta la stagione calda.
Oltre ai coni e alle coppette, sono disponibili crêpes preparate al momento con Nutella, confettura e frutta fresca, brioche farcite con gelato e panna e biscotti secchi come lingue di gatto, amaretti e friandises di loro produzione, in vendita anche in semplici ma eleganti confezioni da asporto. Per il nostro cono, che è possibile scegliere tra cialda e wafer, abbiamo optato per il gusto pane e Nutella, il classico gianduja e la crema di caffè con scaglie di cioccolato fondente, tutti e tre ben fatti, in particolare il primo in cui si percepivano sia il pane che il cioccolato, ma con una struttura e una consistenza non troppo definite e poco compatte; da segnalare, invece, un’ottima panna montata effimera e non troppo dolce. Completano l’offerta frappé, frullati di frutta fresca, per i quali propongono anche degli interessanti mix di diverse varietà, torte gelato e semifreddi, anche su ordinazione.
Gasprin dal 1929: ambiente
L’interno è arredato con mobili in legno massello e modanature in stile che, insieme al lampadario dorato con le gocce di cristallo, trasmettono un’atmosfera retrò alla gelateria; le varie lavagne con cornice in legno per le informazioni rendono l’ambiente ulteriormente familiare e accogliente.
Servizio: Gentile e preparato.
Voto 3/5
Gasprin dal 1929, Corso San Maurizio, 49/A Torino. Telefono 011/7633587
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.