La storia di questa piccola gelateria, sita in uno dei punti più turistici di Torino, sotto i portici di Piazza Castello, nasce nella cucina del ristorante di famiglia, l’allora due stelle Michelin “Al Gatto Nero”, quando trent’anni fa si facevano i primi esperimenti sul gelato da offrire come dessert. Di strada, nel frattempo, ne è stata fatta molta e il progetto IoAgricultura ne è forse l’aspetto più interessante, contemporaneo e sostenibile insieme: partire, infatti, dalla cultura tradizionale contadina, selezionando le materie prime sempre più all’origine.
Il latte, ad esempio, arriva dal loro allevamento di mucche Montbéliarde, di cui riescono a curare l’alimentazione, le uova da galline allevate a terra e la frutta solo quella fresca di stagione. I gusti sono per lo più tradizionali: crema, fior di latte, gianduja, pistacchio, caffè, stracciatella, nocciola oltre ai sorbetti e fondente nero, anch’esso senza latte, e qualche gusto nuovo a seconda del momento.
Per la nostra pausa abbiamo scelto il fondente nero, ottimo nella consistenza e dal gusto intenso ma con una nota amara troppo pronunciata, il dulce de leche dal sapore non troppo definito, la ricotta dal buon sapore di latte, ma un po’ troppo dolce e, infine, la panna giusta nella consistenza e nel grado zuccherino. Seduti a uno dei tavolini presenti è possibile assaggiare una coppa, un taglio al caffè, cioccolata, amarena e liquori vari e provare la “degustazione sushi”, ovvero quattro pezzi di gelato a forma di rolls e sashimi con accostamenti (per ogni pezzo) di due gusti diversi. Disponibili inoltre granite, yogurt gelato e crema al caffè.
Menodiciotto: ambiente
Un interno sui toni del bianco con belle immagini colorate di frutta e gelati e una suggestiva vista sul retro medioevale di Palazzo Madama.
Servizio: Un servizio cortese e competente nella spiegazione dei gusti e nell’origine delle materie prime.
Voto 3/5
Menodiciotto, Piazza Castello, 54 – Torino. Telefono 011/5618198
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.