Cosa c’è di meglio di un buon libro? Già ma quale libro regalare? Beh, questo dipende molto da quanto conosciamo la persona alla quale intendiamo regalarlo.
Ci sono ovviamente tanti generi letterari fra cui scegliere (239 per la precisione) e due dei generi più popolari sotto Natale (ma anche per compleanni ed onomastici) sono le biografie ed autobiografie.
Attenzione a non confondere i due generi che sono affini, ma ben separati e distinti. Qual’è la differenza quindi fra biografia ed autobiografia? Il dizionario Treccani definisce biografia “la narrazione della vita di una persona (per lo più illustre, o che comunque sia ritenuta meritevole di essere conosciuta, e l’opera stessa che la contiene.”
Una biografia può essere spirituale ovvero “ripercorrere le vicende intime, spirituali e intellettuali della persona, più che le vicende esteriori” oppure romanzata con una reinterpretazione dei fatti o un collegamento con elementi di invenzione.
Un’autobiografia, sempre prendendo a prestito la Treccani per una definizione, è la “narrazione della propria vita o di parte di essa, soprattutto come opera letteraria”, un’autobiografia è quindi un diario o giornale intimo o le memorie di una persona.
Un’autobiografia viene quindi scritta “da chi ad un certo punto della propria vita decide di rievocare le fasi già vissute o che sono state… particolarmente importanti.” Chi scrive un’autobiografia “prende coscienza di sé attraverso i ricordi ed è protagonista delle vicende narrate” che non includono “tutti i fatti della vita dell’autore” [o dell’autrice] ma solo quelli che “si vuole far conoscere per presentarsi in un certo modo (Wikipedia).
Ci sono vari motivi per scrivere un’autobiografia. Alessandra Perotti ce li elenca in un articolo del suo blog, ovvero:
I due generi biografia e autobiografia sono quindi simili, ma ben distinti. Si tratta sempre della narrazione della vita di una persona, ma il punto di vista cambia: nell’autobiografia il racconto è in prima persona di chi le esperienze oggetto della narrativa le ha vissute.
Tornando alla domanda iniziale, mentre le biografie ed autobiografie sono scritte e lette durante il corso di tutto l’anno, sono due generi piuttosto popolari che ritroviamo quindi nelle scelte di libri da regalare e le festività natalizie sono uno di quei momenti in cui si regalano più libri.
Per l’articolo di questa settimana ho quindi pensato di suggerire alcuni titoli di biografie ed autobiografie che mi sembrano interessanti. Alcuni titoli li ho letti o sto leggendo, altri io stesso li ho messi in lista dopo averne letto alcune recensioni, in particolare su Linkedin e nel gruppo LinkedIn Il club del Libro.
Ne ho scelte 12, 1 per ogni mese dell’anno con un abbinamento con ciascun mese puramente casuale. Eccole qui:
Come ha scritto nella sua recensione Nicolò Santin, tutti conosciamo Steve Jobs e i suoi successi, ma ci sono anche i tanti fallimenti e le tante scelte sbagliate. Questo libro ci fa vedere tutti questi aspetti di Jobs oltre alla sua attenzione maniacale alla qualità, il suo essere tanto visionario quanto spietato, la quasi assenza della famiglia e molto altro ancora. Era veramente un personaggio complesso.
Roberto Uggeri ci parla di questa autobiografia di Paul Newman da cui “emerge il profilo di un uomo complesso, vittima di molte fragilità ma, al tempo stesso, capace di grandi imprese e slanci. Un uomo con una parte pubblica ben nota a tutti, cristallina, proprio come i suoi occhi, e una oscura, forse persino a lui stesso.”
MARZO
Questo libro racconta la nascita di Nike attraverso alcuni aneddoti incredibili e passaggi fondamentali fino a diventare un brand così famoso ed una della aziende di abbigliamento più grandi del mondo. (Ispirato alla recensione di Giorgio Ghisalberti)
L’imprenditore che era Leonardo Del Vecchio lo conosciamo più o meno tutti, o meglio conosciamo Luxottica e quello che è diventato. Ma molto meno conosciamo l’uomo, il suo percorso di vita partendo da quell’orfanotrofio cui fu mandato all’età di 7 anni. Un libro, come scrive Nicola Imbimbo nella sua recensione, “da leggere e assaporare in ogni sua pagina. Una storia imprenditoriale di un uomo che ha costruito un impero dalle sue fondamenta.”
Marco Landi ripercorre in questo suo libro la sua brillante carriera che lo ha portato da Chianciano a Cupertino alla Apple e lo fa raccontando anche prima il grande sviluppo e poi la scomparsa della grande industria elettronica in Italia, invitando a riflettere sul passato per meglio orientarsi nel futuro evitando anche gli errori del passato.
E’ un libro che, come scrive Enrico Casati nella sua recensione, al di là “del messaggio sul wellness e sulla necessità di cambiare il nostro stile di vita” contiene una prima parte dedicata al percorso di Nerio Alessandri e Technogym “da un prototipo nel garage di casa” fino a quello che Technogym è diventata a livello mondiale.
Su Linkedin l’ha consigliata, fra i tanti, Francesco Galbiati secondo cui ci sono due punti di vista che “caratterizzano questa storia e la rendono interessante”: il primo, quello più conosciuto e più scontato fatto di una vita piena di tutto e per pochi, mentre il secondo, quello più personale, ci racconta “di una vita dietro i riflettori, molto più ordinaria e allo stesso tempo profonda”.
Come descritto nella sua recensione da Ylenia di Nuzzo è un libro che attraverso “aneddoti della propria vita e fatti che sono accaduti realmente, è in realtà un libro motivazionale, uno spaccato di quello che può accadere a chiunque, basta solo cogliere i segnali, un guardarsi costantemente dentro affinchè le scelte di vita, lavorative e personali possano essere sempre in linea con il nostro Io profondo.”
Questo è il mio personale consiglio di lettura, un libro con insegnamenti profondi, scritto da un uomo, mosso da un ideale e che grazie a quell’ideale è riuscito a sopportare una prigionia lunga 27 anni senza mai odiare chi lo aveva incarcerato ovvero l’uomo bianco, capace di “combattere” con la forza delle sue convinzioni per l’abolizione del regime dell’Apartheid fino a diventare il primo presidente di colore del Sud Africa.
In questa biografia Tommaso Ebhardt traccia il profilo di un uomo e un manager complesso, dalle rapide battute, di successo sul lavoro ma con un “fallimento” per quanto riguarda il bilanciamento fra lavoro e vita privata. Il racconto parte dal dicembre 2008 con l’operazione Chrysler fino alla sua scomparsa lanciando uno sguardo a quello che FCA è rimasto dopo la prematura scomparsa di Marchionne.
Adriano Olivetti era un industriale coraggioso, molto avanti rispetto ai suoi tempi, un intellettuale fuori dagli schemi, fu anche editore, politico, urbanista, innovatore nelle scienze sociali. Questa biografia di Valerio Ochetto ne restituisce anche i tratti più intimi e familiari.
E’ un libro che, come scrive nella sua recensione Fabrizio Gavelli, racconta la visione di un uomo che ha sempre sognato di “buttare la guerra fuori della storia” conscio però che “l’umanità ha fatto passi da gigante in tutti i campi… ma non nell’etica”.
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