Si conclude domani a Roma, alle ore 10.30, presso l’Archivio di Stato, Sala Alessandrina – Sant’Ivo alla Sapienza, Corso del Rinascimento, 40, il Progetto Di Bellezza Si Vive, che riunisce 8 partner, sostenuti dall’Impresa sociale “Con i bambini”.
La bellezza come risposta al gap socio-educativo di minori in situazioni di disagio sociale per contrastare la povertà educativa, colmare il divario sociale e cercare di migliorare le condizioni di vita di molti bambini attraverso la cultura, l’arte, il paesaggio e l’ambiente.
È questo l’obiettivo del progetto Di Bellezza Si Vive selezionato nell’ambito del bando UN PASSO IN AVANTI dall’impresa sociale Con I Bambini e giudicato tra i diciotto più innovativi che, coerentemente con i goal del Fondo, contribuiscono a rendere operante una strategia nazionale di lotta alla povertà educativa dei minori, problema di sempre maggiore rilevanza nazionale.
Il progetto si ripromette di individuare, con un percorso di ricerca-azione sperimentale della durata di 4 anni, un metodo educativo originale, validato scientificamente, che dimostri come la bellezza, nel campo dell’arte visiva, della musica, del teatro, della danza, del paesaggio, della cura dei luoghi, rappresenti un’esperienza capace di estendere il potenziale degli individui da un punto di vista emozionale, cognitivo e comportamentale, contrastando la povertà educativa, migliorando le condizioni di vita e, in ultima analisi, riducendo i costi sociali.
“Creare un nuovo metodo educativo scientificamente validato, basato sulla bellezza, che possa essere trasferito assunto e utilizzato come strumento innovativo da scuole e altre agenzie, è questo l’obiettivo principale di “Di Bellezza Si Vive”-dichiara Giorgia Turchetto, responsabile del progetto-Grazie alle competenze trasversali e interdisciplinari dei nostri partner, alla loro lunga esperienza nel campo del contrasto alla povertà educativa, possiamo fare diventare il progetto una policy educativa, un modello che miri a essere inserito all’interno di un sistema di welfare generativo, nella programmazione di politiche a livello locale e nazionale”
Il progetto, su scala nazionale, è nato da un lungo percorso di co-progettazione interdisciplinare sostenuto da partner diversi per sapere, missione, contesto.
Il partenariato rappresenta quindi un’inedita comunità educante meta-disciplinare.
L’esperienza nazionale e internazionale dei singoli partner in attività di accoglienza, educazione, fruizione culturale, ricerca pedagogica e clinica, così come di divulgazione scientifica, formazione e sperimentazione di economie etiche, circolari e inclusive, rappresenta il valore aggiunto del percorso. Nell’arco dei 4 anni previsti di sperimentazione sono stati coinvolti:
Il merito del Progetto è che ha saputo mostrare come l’impoverimento educativo e la fragilità giovanile dipendono sia dai contesti sociali, in cui le persone si trovano a crescere, sia dai modi in cui si insegna e si educa e, in particolare, dai comportamenti relazionali che si adottano per educare.
La crisi del legame affettivo e sociale, una delle problematiche del nostro tempo, agisce profondamente nelle relazioni educative, in primo luogo nelle relazioni primarie, ovvero la famiglia e, successivamente, nella scuola.
Il 25 novembre saranno presentati:
Il Manifesto Di Bellezza Si Vive che pone al centro dell’apprendimento l’importanza della relazione affettiva e dell’esperienza estetica tra chi educa e chi è educato e l’urgenza di creare una nuova alleanza tra scienza, discipline umanistiche, artigianato, arte, transizione ecologica e tecnologica, ponendo enfasi sulla necessità di ri-orientare la formazione degli adulti ancor prima di quella dei minori.
Attraverso il Manifesto, già firmato da quasi 100 illustri rappresentanti del mondo scientifico, culturale, dell’imprenditoria sociale, della comunicazione e dell’educazione formale e non formale, della filantropia strategica, si vuole rilanciare il ruolo politico dell’educazione perché ogni aspetto della vita comunitaria ha risvolti educativi. Tra i primi importanti firmatari ci sono artisti come Michelangelo Pistoletto, Neri Marcorè, scienziati come Vittorio Gallese, filosofi come Alfonso Maurizio Iacono, autrici e scrittrici come Serena Dandini, sociologi come Mauro Magatti e Chiara Giaccardi, Presidenti e direttori di importanti istituzioni di Terzo settore come Saveria Dandini de Sylva, creativi e green designer come Ilaria Venturini Fendi e molti altri elencati al seguente link https://lc.cx/VO9DIV
L’E-book, un manuale digitale e interattivo, gratuito, a disposizione di tutte le agenzie educative formali e non formali, ma anche di singoli insegnanti, genitori, educatori che vogliono avvicinarsi a una nuova visione dell’apprendere e dell’educare fondata sulla bellezza come pratica esperienziale, concreta e reale.
La pubblicazione traduce le indicazioni de Il Manifesto, diventandone strumento operativo e di approfondimento.
In particolare, attraverso la consultazione della pubblicazione è possibile: approfondire le premesse scientifiche, dalle quali si sono originate le diverse sperimentazioni sui territori; conoscere i metodi di ricerca-azione e co-design, utilizzati nel corso del Progetto; leggere alcune delle storie più significative e rappresentative del Progetto; approfondire i risultati e gli impatti generati.
Il Talk e le testimonianze dei partner
Seguirà un Talk, concepito come momento di approfondimento fra i partner protagonisti del Progetto Di Bellezza Si Vive ed esperti del mondo dell’educazione, della scienza, dell’economia, della psicologia, della filantropia e del giornalismo per attivare un dialogo e un confronto sull’importanza della dimensione estetica, economica e politica dell’educare. (in allegato, programma degli interventi)
“La bellezza è vitale. Perché di bellezza si vive? La bellezza, la sua armonia, è l’esperienza di un’attrattiva, che suscitando stupore, muove il cuore nella ricerca del significato ultimo di tutto e di sé. Questa è la nostra natura: l’io è strutturalmente attrattiva, relazione e riflesso con “altro”. Quando non c’è bellezza, l’uomo si ammala: è come l’aria. È la strada per scoprire la propria unicità e originalità: siamo un valore infinito, un mistero, come lo è la profondità dell’altro e della realtà. Questo progetto è stato un importante contributo nel ridare un respiro al cammino educativo che ci coinvolge tutti.” – A dirlo Erasmo Figini, fondatore di Cometa, Capofila del Progetto.
“Alla realizzazione del Progetto ha partecipato una rete nazionale di partner e scuole, diversi per saperi, missioni, contesti. Un’inedita comunità educante, con un’esperienza esemplare in azioni di accoglienza, educazione, fruizione culturale, ricerca pedagogica e clinica, ricerca scientifica, rigenerazione urbana, formazione di minori e adulti, sperimentazione di economie etiche, circolari, solidali e inclusive, capaci di contrastare dispersione scolastica e povertà educativa, promuovere coesione, sostenibilità ambientale. Il grande lavoro che il partenariato ha fatto insieme è stato quello di investire in una coprogettazione che unisse le competenze di ciascuno, pur mantenendo le specificità come valore, per andare verso esperienze e modelli replicabili e scalabili”- continua Carlo Garbagna, Responsabile dell’Ufficio Progetti di Cometa.
“Attraverso il progetto abbiamo cercato di concorrere non solo a comprendere più approfonditamente il ruolo dell’esperienza estetica nella vita umana, ma a ri-figurare contenuti e metodi per l’educazione e l’azione, valorizzando le interdipendenze e le emergenze tra mente, apprendimento, creatività e innovazione.”
A dirlo è ancora Giorgia Turchetto, Responsabile del Progetto DI BELLEZZA SI VIVE–“Se la scuola è veicolo per l’acquisizione di conoscenze, se essa ha il compito di affiancare le giovani generazioni nel loro percorso di crescita e di scoperta della propria identità, se ha il compito di sviluppare e potenziare le competenze, essa, allora –prosegue Turchetto – non può non porsi il problema di quale educazione e di quali competenze di relazione crescono e maturano al suo interno. Imparare a gestire positive relazioni umane, fondate sul rispetto e sul riconoscimento delle differenze è prioritario anche per contrastare la violenza di genere, l’isolamento sociale e i crescenti disturbi giovanili e di modelli ancora fermi al patriarcato. E, mi piace ripeterlo, soprattutto oggi che ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Gli incoraggianti risultati raggiunti nel corso del Progetto ci hanno spinto a lavorare perché Di Bellezza Si Vive potesse “rompere” gli ostacoli all’innovazione educativa, diventando una “policy” apripista. È nato così Il Manifesto, una carta programmatica che elenca in 9 principi un impegno di responsabilità condivisa, un mandato forte, basato sulla consapevolezza che l’educazione e la cultura sono i luoghi in cui si rinnova costantemente il contratto sociale e politico”.
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