Inchieste, proposte, spettacoli, laboratori, convivialità, formazione, musica e partecipazione hanno arricchito il programma dell’evento appena concluso a Milano, “Il Tempo delle Donne”, del Corriere della Sera. Un evento dedicato allo straordinario mondo femminile, ai corpi e alla loro continua evoluzione. Ma a dare voce ed importanza alle donne è anche la Camera di Commercio di Viterbo con “Donne in Opera“, una rassegna delle imprenditrici della Tuscia giunta alla quinta edizione.
La manifestazione propone, come di consueto, un programma molto ricco in cui le protagoniste assolute saranno le donne e in particolare le imprenditrici, che vedranno sfilare le loro creazioni di moda e artigianato artistico. L’appuntamento è per oggi, sabato 21 settembre 2019, alle ore 21 al Teatro dell’Unione, in piazza G. Verdi di Viterbo.
Di seguito abbiamo il piacere di presentare le aziende partecipanti all’evento “Donne in Opera 2019” dei settori Gioielli e creazioni artistiche, a cui abbiamo rivolto una breve intervista.
Roberta, come ha avuto inizio la tua attività?
Spesso la natura è fonte di stupore, per la sua bellezza e per la sua unicità. Quando ho scoperto che era possibile realizzare dei gioielli partendo da un semplice filo d’erba ho capito che avevo l’occasione per far conoscere alle persone un tipo di artigianato bello e soprattutto sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Sono sempre stata una persona creativa e molto curiosa, appassionata di disegno e di sartoria, ho sempre voluto lavorare con le mie mani. Mi piaceva molto l’idea di poter creare qualcosa partendo da zero. Dopo aver lavorato molti anni in ambito sartoriale ho deciso che i tempi erano maturi per fare il salto e creare il mio brand, è così che è nato Neloo.
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio? Quali sono state invece le maggiori difficoltà?
C’è un’attenzione particolare nei confronti del lavoro femminile che è andata ad aumentare negli anni. Senza dubbio vengono portate alla luce molte piccole realtà grazie alle molte iniziative dedicate al mondo delle donne. Partendo da queste premesse non credo che sia un vantaggio essere donna, piuttosto è un’opportunità per le donne che hanno progetti e buone idee per farsi conoscere. Il mondo del lavoro è pieno di difficoltà, se decidi di metterti in gioco e aprire un’azienda i problemi sono all’ordine del giorno, e la vita privata ne risente un po’, ma è importante cercare di conciliare sempre le due cose.
Come ti vedi tra dieci anni?
Dieci anni è un sacco di tempo. Onestamente non so cosa mi porterà il futuro, quando faccio progetti cerco sempre di essere concreta, si lavora sodo, si gettano le basi, se si semina bene prima o poi i frutti arrivano. Tra dieci anni di sicuro avrò la testa piena di nuovi sogni e nuovi progetti.
Cinzia, come ha avuto inizio la tua attività?
Dopo un percorso di sette anni derivante dai miei studi in Architettura , ha prevalso l’attitudine e la mia passione artistica , già presente e segnata nei miei studi .
Le varie specializzazioni nel restauro ligneo e ceramico e nelle tecniche pittoriche mi hanno portato ad iniziare una attività che per quanto mi riguarda non poteva che avvenire nel quartiere medievale di San Pellegrino , fulcro vitale per portare avanti e promuovere , attraverso anche i corsi ceramici rivolti ai turisti , la città di Viterbo.
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio? Quali sono state invece le maggiori difficoltà?
Il fatto di essere donna non mi ha portato né vantaggi né difficoltà .
Come ti vedi tra dieci anni?
Tra dieci anni mi vedo sempre legata alla vitalità artistica attuale e sicuramente con il medesimo entusiasmo.
Ciao Daniela, come ha avuto inizio la tua attività?
La mia attività è nata da un’esperienza maturata nel mondo dell’arte e dell’artigianato da più di vent’anni. Sono una restauratrice e Maestro d’Arte Ceramica. La passione mi ha spinta ad approfondire i miei studi e a sperimentare. Ho recuperato un’antica tecnica ceramica conosciuta ad appassionati come zaffera, splendida decorazione quattrocentesca di colore blu in rilievo. Interrotta dopo pochi anni per la grande difficoltà e non solo. Il blu di cobalto costosissimo, le lunghe ore di lavorazione e l’alto numero di scarti.
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio? Quali sono state invece le maggiori difficoltà?
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio? Un artigiano deve dimostrare di saper fare bene il proprio lavoro, solo quello. Le maggiori difficoltà sono quelle legate al tempo che dedico come tutti i lavori fatti con passione.
Come si vede tra dieci anni?
In attesa dell’apertura del forno (che decreta il risultato finale) e la soddisfazione del cliente al momento della consegna. La caratteristica della mia Bottega è la personalizzazione pittorica.
Ciao Sara, come ha avuto inizio la tua attività?
Nasce per gioco, da bambina.. Prosegue per passione. Autodidatta e con la passione per tutto ciò che è arte. Dopo essermi malata nel 2013 di fibromialgia e avendo avuto problemi nel lavorare, mi sono dovuta creare un lavoro, e perché non amalgamare la passione al lavoro mi sono detta. . Uso metalli della Metalloterapia. Avendoli provati di persona nella mia malattia, creo qualunque cosa sia unico e particolare nel suo genere, e possa far star bene le persone sia nel corpo che nell’anima. Che abbia in sé il passato ma anche il futuro.
Il fatto di essere donna è stato un vantaggio?
Ne un vantaggio ne uno svantaggio.
Quali sono state invece le maggiori difficoltà?
Proprio la mia malattia. La fibromialgia non mi permette molte cose.. Come la forza che devo usare nel piegare i metalli o come altri problemi che mi creano difficoltà nel lavoro. Ma non gliel’ha do vinta e per tanto continuo con fatica nel mio mestiere a creare.
Come ti vede tra dieci anni
La vita mi ha insegnato a non pensare al futuro. Per tanto mi vedo qui oggi e ora. Il domani lo creerò giorno per giorno.
Ciao Maria Rita, parlaci della tua attività e dei punti di forza che ne hanno favorito il successo!
Il laboratorio artistico Artmerlino è stato fondato da me, Maria Rita insieme a mio marito Marco, scultore e illustratore nel lontano 1998. Il laboratorio è specializzato nella microscultura e nell’utilizzo di tecniche artistiche applicate all’alta oreficeria. Tutti i modelli sono creati esclusivamente a mano in pezzo unico o in tiratura limitata, nel solco di una tradizione orafa che vanta secoli di storia.
L’obiettivo è quello di portare l’oreficeria nel campo puramente artistico sviluppando una sinergia tra artigiano ed artista. L’azienda è inoltre promotrice di corsi specializzati in gioielleria e microscultura artistica.
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