L’alba sulla città è annunciata dallo squillante chicchirichì di un topolino che sbuca da un bidone della spazzatura e ci introduce nel Mo(o)ndo di “I LOVE TRASH“: un vicolo di una grande, indefinita città, dove all’interno di due bidoni della spazzatura, vivono Bobo e Jack. Non hanno nulla, ma fanno tesoro di tutto ciò che trovano nei bidoni o per strada e, soprattutto, della reciproca compagnia. Jack è perennemente in difficoltà: qualunque novità lo sconvolge, qualunque avvenimento lo trova impreparato. Ma non ha che da rivolgersi a Bobo, che, con suprema disinvoltura, trova sempre la soluzione giusta (o quasi) per qualunque bizzarro problema il suo amico si trovi a dover affrontare. Non sappiamo nulla dei due, della loro vita precedente, del perché siano lì, tranne che il loro orizzonte si è ristretto al vicolo, la libertà di movimento al bidone: ma è come se il mondo stesso andasse da loro in ciascuna delle micro-storie. Forse è anche la pessimistica visione del futuro mondo in cui vivranno milioni di persone.
Bobo è il “dritto” della coppia; è un tuttologo dichiarato, orgoglioso ed esageratamente sicuro di sé. Non c¹è problema che non sappia risolvere, situazione che non sappia affrontare, dilemma che non sappia comporre (spesso a modo suo). Al suo confronto Leonardo Da Vinci era un dilettante, Dante Alighieri un analfabeta: al termine di ogni episodio conclude con il tormentone “L’ho sempre saputo che avrei dovuto fare…” (a seconda del problema affrontato il dentista, l’astrologo o l’astronomo, l’allenatore il dietologo, il medico estetico, il fabbro, il falegname…).
Jack è il puro della coppia. Ingenuo e credulone, va in panico per qualunque cosa. E per qualunque cosa si rivolge fiducioso (spesso davvero troppo) all’amico che, a modo suo, gli risolve il problema. Ma è anche il puro di cuore che legge ogni avvenimento in positivo, ogni insulto come un complimento, ogni batosta come un regalo. Ed è sempre lui, a volte, con la sua sconcertante ingenuità, ad aprire squarci di imprevedibile, profonda intelligenza e saggezza.
Sono la coppia di scarafaggi, sporchi e puzzolenti, che terminano ogni episodio con un “pensierino” che serve a far riflettere.
Da oggi mercoledì 5 Agosto, ogni mercoledì su Moondo “I love trash” – Il Mo(o)ndo di Guido Manuli!
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