La settimana prossima la legge di Bilancio per l’anno 2020 approderà finalmente in parlamento. Frutto di lunghe trattative tra le forze politiche della maggioranza, oggetto di aspre critiche da parte dell’opposizione, mille volte modificata ed altrettante modificate di nuovo, è nel complesso una sorta di mostriciattolo, fatta per non piacere a nessuno (o almeno a pochi irriducibili ottimisti su misura di risultati positivi per l’economia del paese).
Molti si sono chiesti se è una manovra orientata a destra o a sinistra, se esistevano altre soluzioni per far fronte alla difficile situazione economica, se davvero le misure adottate faranno crescere la domanda di beni e servizi segnando la ripresa dell’economia nazionale.
Un pizzico di scetticismo a riguardo è quasi d’obbligo: non sembra che si tratti di soluzioni di grande respiro, capaci veramente di correggere il corso negativo del sistema economico nel suo complesso.
Il grande sconfitto è il popolo italiano che si vedrà gravato da una serie di balzelli mascherati magari, con grande enunciazione, come quello di voler salvaguardare l’ambiente a proposito della nuova imposta sulle materie plastiche o quella di voler salvare gli italiani dall’obesità con la tassa sulle bevande zuccherine (sembra per ora rientrata la tassa sui lecca lecca). La battaglia contro le auto blu è diventata una nuova tassa per chi usa auto aziendali, una svolta epocale a quanto sembra per abbattere l’odiato privilegio della “macchina del Direttore”, guai a dire che siamo ai vertici più elevati della demagogia…
A ben vedere è una manovra che ricorda da vicino il triciclo dello straccivendolo del film “Ecce Bombo” di Nanni Moretti: un mezzo per rimettere in circolazione tutto un bagaglio di cose vecchie, di antiche enunciazioni di principio, di rivendicazione da lotta di classe che da un allievo democristiano come Giuseppe Conte era difficile attendere, salvo che non abbia ancora una volta indossato gli abiti dell’Avvocato del Popolo.
“Ecce Bombo” chissà se il parlamento non accoglierà il Premier Conte con questo grido quando si presenterà a deputati e senatori per illustrare a deputati e senatori il progetto del governo che presiede, forse sotto sotto è un ammiratore di Nanni Moretti.
C’è da aspettarsi di tutto ed in questo caso ne sarebbe contento e… contento lui, contenti tutti (di perdere voti).
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