L’intelligenza artificiale che impatto sta avendo sull’economia, sulle professioni, sulle persone? Positivo o negativo? Condivido il punto di vista di chi ritiene che l’intelligenza artificiale sia neutra da questo punto di vista ovvero che, come per ogni altra tecnologia, dipenda da come la usiamo se sia positiva o negativa.
Indipendentemente da come la si pensi, è indubbio che stia avendo un impatto sempre più dirompente o disruptive se preferite.
Oggi vi vorrei parlare di quanto può fare l’intelligenza artificiale a favore dell’inclusione sociale in un ambito come quello della lettura di libri e non solo.
Già da qualche anno abbiamo la possibilità di azionare tutta una serie di strumenti con l’uso della nostra voce. Tutti conosciamo Alexa, Siri, Google per citare i più famosi. Già su questo potremmo aprire un capitolo sull’accessibilità e l’inclusione, ma è un altro tema.
Veniamo quindi alla lettura, in particolare dei libri, ma vale anche per giornali e riviste.
La maggior parte delle persone può leggere senza alcun ausilio o al massimo con occhiali e lenti da contatto (altro esempio di uso positivo della tecnologia).
Ci sono però intere categorie di persone che restano in gran parte escluse da quello che per me è il piacere della lettura come conoscere le storie di altre persone, le culture dei loro paesi, l’evoluzione della società, le passioni, i sogni, viaggiare con la fantasia aggiornarsi e formarsi.
Ad essere estremamente limitate sono le persone ipo e non vedenti e anche le persone affette da dislessia.
Una persona affetta da ipovisione soffre di una perdita parziale della funzione visiva che può riguardare uno o tutti e due gli occhi e limita fortemente l’autonomia di chi ne è affetto, sia in ambito lavorativo sia sul piano personale. Secondo l’OMS sono considerate ipovedenti tutte quelle persone che hanno un’acuità visiva corretta nell’occhio migliore compresa tra 3/10 e 1/20.
Le persone che hanno un visus inferiore a 1/20 vengono invece considerate affette da cecità.
La dislessia rientra fra i DSA o disturbi del neuro-sviluppo e consiste in un disturbo specifico della lettura che comporta una difficoltà nella decodifica dei testi. Non si tratta quindi di una malattia, non è dovuta ad un danno organico, bensì ad un diverso neuro funzionamento del cervello che ha bisogno di più tempo per per elaborare il testo scritto e per farlo c’è bisogno di un maggiore carico di attenzione, che comporta anche una maggiore stanchezza.
È vero che possono leggere, ma a causa di questo disturbo neuro-sviluppo fanno estrema fatica e leggono molte meno pagine a parità di tempo rispetto ad una persona normodotata per quanto riguarda la vista.
Ma quante sono le persone ipo e non vedenti e quelle che hanno la dislessia? Solo in Italia ci sono oltre 1,5 milioni di persone ipovedenti e 360.000 persone affette da cecità, mentre le stime sulla dislessia dicono che riguardi almeno il 3 per cento della popolazione italiana; di certo i dati del MIUR riferiti all’anno scolastico 2017/2018 parlano di un 2,1% di alunni e alunne con dislessia ovvero oltre 177.000.
Certo, esistono gli audiolibri e per i non vedenti i libri scritti in braille. Ma i costi, sia per i primi sia per i secondi sono ancora molto più alti rispetto ai libri stampati.
Il costo elevato legato alla realizzazione di un audiolibro letto da persona ne sta però limitando la diffusione a quelli più vendibili oltre a ritardare l’uscita dei titoli rispetto alle versioni stampate.
Per le persone ipo e non vedenti esistono da tempo i libri in braille che però, oltre a dover essere comunque eventualmente tradotti nelle altre lingue, hanno un discreto costo a pagina.
Certo, il mercato degli audiolibri sta crescendo ogni anno e nel 2021 ha raggiunto il fatturato di 1,6 miliardi di dollari con una crescita del 25% solo nell’ultimo anno.
Come può quindi l’intelligenza artificiale aiutare tutte queste persone? Avrete già visto articoli di giornali e riviste che possono essere ascoltati, una funzionalità che diventerà certamente sempre più comune.
E per quanto riguarda i libri? Immaginate che ogni libro possa essere subito disponibile come audiolibro e venire pubblicato in qualsiasi lingua.
Ebbene, è notizia di questi giorni che Apple ha pubblicato su Apple Books un catalogo di libri narrati utilizzando un’avanzata tecnologia di sintesi vocale basata sull’intelligenza artificiale. Posso solo immaginare che presto arriveranno anche altre aziende ad offrire questa soluzione ampliando così l’offerta. Magari per i titoli più vecchi ci sarà ancora da attendere, mentre per i nuovi potremo arrivare a non avere più differenze fra l’uscita di un libro stampato e la sua versione audible.
La ricerca va avanti e mi piace pensare che nel giro di pochi anni, almeno per quanto riguarda la lettura, riusciremo ad avere una società realmente inclusiva grazie al progresso della tecnologia che abbatterà le barriere per ipo e non vedenti e persone che hanno la dislessia.
E quindi, anche questa settimana vi lascio con l’augurio di fare buone letture.
Alla prossima.
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