Brava gente

Laura Castelli, Pinocchio e l’economia del cambiamento

Laura Castelli, fino ad epoca recente una assoluta sconosciuta per molti italiani, è la giovane deputata del Movimento 5 Stelle Sottosegretaria al Ministero dell’Economia nel governo presieduto dall’amico del popolo Giuseppe Conte. Anche Laura, forte dei suoi studi in materie economiche (ragioniera e laurea triennale), sta dimostrando per quanto le è possibile che l’economia può essere amica del popolo: basta saperla conoscere, basta studiare, basta non accontentarsi di antiche affermazioni di economisti magari di grande fama, ma ore ampiamente superati. Le più belle menti del nostro paese nel campo dell’economia hanno risposto all’invito del brillante sottosegretario e, secondo quanto da lei recentemente dichiarato fanno attualmente parte del suo staff ed elaborano nuovi modelli economici che costituiscono altrettante pietre miliari dell’economia del cambiamento. Sembra che la loro enunciazione provochi ogni volta il suicidio di un esponente della vecchia scuola, ormai consapevole degli errori commessi e della inutilità delle sue teorie.

Laura Castelli, photo credit LetteraDonna

La meraviglia per le nuove leggi economiche è tanta, un po’ come quando si seppe dalla lettura del libro Pinocchio che seminando una moneta se ne poteva avere un albero intero. E’ una tesi che può apparire quanto meno strana, ma non è  poi tanto se si tiene presente che lo stesso sottosegretario, partecipando ad un recente dibattito televisivo ha solennemente smentito che, in base alle tradizionali regole dell’aritmetica, lo stanziamento di 6,5 mld di euro per corrispondere a 5 milioni di potenziali aventi diritto il tanto promesso reddito di cittadinanza possa garantire a ciascuno al massimo poco più di mille euro anno, molto meno dei 780 euro mensili più volte promessi dal Movimento 5 Stelle. Le tabelline, le regole della divisione, tutto è cambiato radicalmente nel mondo dei grilli parlanti. Il sottosegretario Castelli è la persona più informata in proposito dato che ha l’incarico da parte del Capo politico Di Maio di seguire l’attuazione di quanto promesso nell’accordo di governo riguardo il reddito di cittadinanza: se ha fatto quelle dichiarazione avrà certamente avuto le sue buone ragioni. Forse i suoi consiglieri hanno trovato che la regola di Pinocchio non è sbagliata ma va solo applicata in modo adeguato: è la nuova economia che trionfo, quella stessa che fa smentire dalla grande Laura l’asserzione che lo spread influenzi il tasso di interesse dei mutui bancari. Niente paura: è solo il nuovo che avanza, dietro il portabandiera Castelli ed i suoi consulenti.

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Mario Pacelli

Mario Pacelli è stato docente di Diritto pubblico nell'Università di Roma La Sapienza, per lunghi anni funzionario della Camera dei deputati. Ha scritto numerosi studi di storia parlamentare, tra cui Le radici di Montecitorio (1984), Bella gente (1992), Interno Montecitorio (2000), Il colle più alto (2017). Ha collaborato con il «Corriere della Sera» e «Il Messaggero».

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