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Netflix traduce in italiano con Google

In borsa, Netflix vale 227,6 miliardi di dollari, cioé il PIL del Portogallo e piú di quello della Grecia. Eppure, forse per risparmire sulle traduzioni dall’inglese all’italiano, sembra che usi il traduttore online di Google. Questo sospetto si é manifestato facendo il confronto tra il loro annuncio promozionale uscito la scorsa domenica sul “New York Times” e la versione italiana pubblicata su “Il Messaggero”.

            É curioso notare che in un’intervista al “New York Times”, il co-creatore e co-presidente di Netflix, Reed Hastings, ha tenuto a sottolineare che “Netflix paga stipendi altissimi per avere “un’alta densità di talenti”, pertanto ci si aspetterebbe una campagna pubblicitaria internazionale ben coordinata.

            Come puro esercizio astratto in basso riportiamo le frasi originali in inglese con sotto le traduzioni pubblicate in italiano (che chiamiamo “Traduzioni ufficiali” o “Tu”), seguite dalle versioni che, a nostro avviso, rifletterebbero piú accuratamente il testo in inglese (che chiamiamo Traduzioni accurate” o “Ta”). 

Originale: This is more than just a line

Traduzione ufficiale: Questa non é soltanto una linea.

Traduzione accurata: Questa é piú che solamente una linea.

Along this line sits something very special.

Tu: Tra questi due punti c’é qualcosa di molto speciale.

Ta: Lungo questa linea vi é qualcosa di molto speciale.

Something with the power to bring us all closer together.

Tu: Qualcosa che ha il potere di farci avvicinare. 

Ta: Qualcosa con il potere di farci avvicinare.

It gets you to see other people’s worlds.

Tu:  Qualcosa che ti porta nel mondo degli altri.

Ta: Ti porta a vedere i mondi degli altri.

It lets you share all their joys and feel all their fears.

Tu: Ti fa sentire le loro gioie e le loro paure.

Ta: Ti permette di condividere le loro gioie e percepire le loro paure.

It helps you understand all the things that make each of them tick.

Tu: Ti aiuta a capire cos’é che li ha resi ció che sono.

Ta: Ti aiuta a capire tutto ció che li motiva.

Within this line is something that takes you on a journey.

Tu: Seguire questa linea é come partire per un viaggio.

Ta: Lungo questa linea vi é qualcosa che ti porta in viaggio.

Traveling from where you’ve been, to whenever you need to go.

Tu: Un viaggio che inizia da dove sei per arrivare in qualsiasi posto desideri.

Ta: Viaggiando da dove sei stato a dove devi andare.

From the tension of not knowing, to that incredible feeling of finding out.

Tu: Passando dall’incertezza di non sapere all’incredibile sensazione di aver fatto una scoperta.

Ta: Dal timore di non sapere, all’incredibile sentimento di venire a sapere.

From the little things that set us apart, to the larger thing we’re all part of.

Tu: Attraversando le piccole cose che ci rendono unici, fino a quelle piú grandi, che ci rendono tutti uguali.

Ta: Dalle piccole cose che ci differenziano, alla grande cosa che tutti condividiamo.

It’s along this line that all of our stories live.

Tu: Ed é proprio lungo questa linea che vivono tutte le nostre storie.

Ta: É lungo questa linea che vivono tutte le nostre storie.

And as you journey from beginning to end, you’ll see…

Tu: Cosí, mentre viaggi dall’inizio alla fine, ti accorgi che:

Ta: E mentre viaggi dall’inizio alla fine, vedrai…

we’re only one story away.

Tu: Ci separa solo una storia.

Ta: che ci separa una sola storia.

Come avrebbe detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, “Ragionateci sopra!”

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Dom Serafini

Domenico (Dom) Serafini, di Giulianova risiede a New York City ed è
il fondatore, editore e direttore del mensile “VideoAge” e del quotidiano fieristico VideoAge Daily", rivolti ai principali mercati televisivi e cinematografici internazionali. Dopo il diploma di perito industriale, a 18 anni va a continuare gli studi negli Usa e, per finanziarsi, dal 1968 al ’78 ha lavorato come freelance per una decina di riviste in Italia e negli Usa; ottenuta la licenza Fcc di operatore radio, lavora come dj per tre stazioni radio e produce programmi televisivi nel Long Island, NY. Nel 1979 viene nominato direttore della rivista “Television/Radio Age International” di New York City e nell’81 fonda il mensile “VideoAge”. Negli anni successivi crea altre riviste in Spagna, Francia e Italia. Dal ’94 e per 10 anni scrive di televisione su “Il Sole 24 Ore”, poi su “Il Corriere Adriatico” e riviste di settore come “Pubblicità Italia”, “Cinema &Video” e “Millecanali”. Attualmente collabora con “Il Messaggero” di Roma, con “L’Italo-Americano” di Los Angeles”, “Il Cittadino Canadese” di Montreal ed é opinionista del quotidiano “AmericaOggi” di New York. Ha pubblicato numerosi volumi principalmente sui temi dei media e delle comunicazioni, tra cui “La Televisione via Internet” nel 1999. Dal 2002 al 2005, è stato consulente del Ministro delle Comunicazioni italiano nel settore audiovisivo e televisivo internazionale.

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