Il 7 settembre, nella cornice di una piazza dove a Soriano nel Cimino il tempo sembra essersi fermato, per la nona volta il Premio Pietro Calabrese ha premiato calciatori, dirigenti e giornalisti che guardano al calcio e al suo mondo con occhio attento, curioso e scrupoloso, pronto a coglierne le tante sfaccettature e a offrirne ai lettori spunti di commento e riflessione.
Talmente è fermo il tempo nella piazza Vittorio Emanuele II di Soriano nel Cimino che, in perfetta replica guareschiana, all’apertura affidata al Sindaco ha risposto il suono a dirotto delle campane del Duomo, dedicato a San Nicola di Bari e che sulla piazza si affaccia.
Moondo, a memoria di un vero signore dell’informazione e della cultura quale è stato Pietro Calabrese e al quale l’uso del verbo al passato mal si addice, sostiene sin dall’inizio il Premio e ne è media partner.
A memoria di Pietro Calabrese, Moondo vive il Premio in prima persona e ogni anno contribuisce oltre che alla sua visibilità anche ai suoi contenuti e, in questa edizione, ha presentato al pubblico la storia dei calciatori di Arua, notizia quasi dispersa nel panorama informativo italiano e che, dalle nostre pagine, abbiamo fatto diventare una storia che ha commosso i social e alla quale intendiamo fermamente dare seguito.
Una storia che raccontiamo per tutti, che a Pietro Calabrese sarebbe piaciuto raccontare e che non avrebbe mai lasciato andare.
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