Diario Scomodo

Potremmo eleggere i migliori, invece preferiamo i mediocri che ci rassomigliano

È sorto un malinteso tra alcuni intellettuali, che non vogliono il popolo studioso e evoluto, e Zingaretti. Lui, invece, si era illuso che una sua proposta, prolungare la scuola dell’obbligo fino a 18 anni, passasse per la prima volta a tamburo battente e all’unanimità. Macché. C’è chi vuole limitarla alla 5a elementare e chi far pagare addirittura la frequenza alle primarie. Tutti concordi nel preferire il volgo ignorante, come nel medioevo. Infatti, chi studia capisce e contesta. Ecco perché il potere preferisce l’ignoranza. Per non fare la solita figura degli sfigati, il PD spiegherà che si alludeva ai politici.

A meravigliarmi non è la debolezza del magistrato che, per denaro, aggiusta la sentenza

Ormai, si sa, gli italiani di qualsiasi livello culturale, sociale o economico, non resistono alla tentazione di appropriarsi di ciò che non gli appartiene. Dove c’è da arraffare, prima o poi tutti trovano il modo di eludere la legge. Mi sorprende, invece, e mi fa un po’ schifo, chi, per diventare avvocatessa, giace con uomini così viscidi. Forse è giunto il momento di rivalutare le mafie, che, essendo criminali, hanno tutto il diritto di corrompere, rubare e uccidere. Se non aderiscono a un sindacato per contestare la concorrenza illecita delle persone rispettabli è perché sanno che sarebbe la loro fine.

“Non tutti i comunisti sono delinquenti, ma tutti i delinquenti sono comunisti”

Si sentiva dire spesso quand’ero ragazzo. Non avevo neppure l’età per votare, ma ero già cosciente dell’importanza dalla politica e origliavo gli adulti che ne parlavano. Era una calunnia degli avversari DC, che, per la verità, avevano più ascendente loro sui malfattori. Però, fu il PCI a cercare di attenuare sempre più le pene. Certamente l’epoca lo richiedeva. Ma col malcostume e la corruzione ora diffusi in tutti i settori della società, sarebbe opportuna la tendenza inversa. Però, seppure siano scomparsi PCI e DC, ancora oggi, come allora, i criminali trovano difensori in parlamento.

Ministro Di Maio, consideri questo periodo un rodaggio non un fallimento

Sarebbe lieta per tutti, anche per lei, la notizia, ormai in ritardo, delle sue dimissioni da leader. Non è affatto un atto di debolezza, ma di responsabilità, addirittura di dignità, quando l’incapacità è così evidente. Chissà che il suo gesto non invogli altri a emularla. Per esempio, la Raggi è imbarazzante per il movimento. Entrambi potrete tentare il successo in altri settori della politica. Con la sua guida il M5S è sceso dal 33 al 15% e i sondaggi lo vedono in ulteriorecalo. Non ha perso solo milioni di voti, ha travasato quelli del Sud nella Lega Nord. È difficile che il suo successore faccia peggio.

Sembrava che dovessero subire un processo, invece Harry e Megan partono con la benedizione della regina

Chi pensa al denaro e chi ai capricci di una moglie sconsiderata. Mai ai sentimenti, né alla qualità della vita. A nessuno viene in mente che il giovane principe possa covare risentimento per il comportamento della famiglia reale durante il dramma che visse la madre prima di morire a 37 anni. Ci sono episodi del passato su cui non si può mettere una pietra sopra. Prima o poi riemergono. C’è chi più sensibile di altri non riesce a convivere in un clan che non merita rispetto né affetto. Sua Maestà lo ha capito e, per evitare che si scoperchi quel crogiolo maleodorante, ha preferito abbozzare.

Gli arbitri sono cittadini al di sopra di ogni sospetto, ma a differenza del film di Elio Petri, del 1970….

…..non vengono mai indagati, seppure l’Italia sia un paese corrotto a qualsiasi livello, probabilmente anche al loro. Per di più il Calcio naviga in un mare congestionato di soldi. Si sa che le partite vengono truccate perché gruppi di criminali lucrino sulle scommesse. Ogni tanto – dovrebbe, accadere più spesso, essendo i risultati anomali piuttosto frequenti – qualche campione finisce in galera. Mai però il dubbio sfiora il direttore di gara, che può, più di chiunue altro, alterare il risultato. Le sue decisioni, talvolta inquietanti, nonostante altri arbitri al VAR, sono sempre considerate errori umani.

Accuseremo, come di solito, il governo, ma è colpa nostra che non ci riproduciamo

Non è la prima volta che vado al Kennedy Center, un ampio spazio teatrale di Washington. Ho assistito per l’ennesima volta alla suggestiva rappresentazione di My Fair Lady, un musical intramontabile. Non avevo mai fatto caso, però, al personale che controlla i biglietti e accompagna gli spettatori ai posti. Sono tutte persone molto anziane che, essendo in buona salute, sono costrette a lavorare perché, già negli USA, con la pensione che percepiscono non riescono a vivere. Mi sono rattristato. Anche al pensiero che dalla prossima generazione i nostri nipoti rischiano la stessa sorte.

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Roberto Tumbarello

Roberto Tumbarello, giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, ha tre figli e sei nipoti. Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato portavoce in Italia per tanti anni, è esperto in Comunicazione e Diritti umani. È stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici a vasta tiratura. Ha chiuso la carriera come direttore del “Giornale di Napoli”. Tra le sue ultime pubblicazioni di successo: “Gesù era di destra o di sinistra?” (Sapere 2000, 2009), “Si salvi chi può” (Edizioni Radici, 2012), “O la borsa o la vita” (Armando, 2014), "Viaggio nella vita" (Armando 2017), attualmente in libreria.

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