Che poi, detto tra noi...

Promemoria proprio per loro, le inquiline tenute in pancia… ;-)

In questo weekend in cui le mie figlie sono con il papà ho molto tempo per me e, si sa, il troppo tempo per sé porta ai troppi pensieri, ricordi, nostalgie. Tra tutti questi pensieri mi è venuto in mente di fare un promemoria proprio per loro, i miei ovuli fecondati, le inquiline tenute settimane e settimane nella mia pancia a mangiare a sbafo e fare pipì come se fossi un bagno portatile, LE MIE RAGAZZE:

Ecco desidero ricordarvi due cosine:

  1. Abbiamo cucinato, fatto biscotti e torte, che di per sé è cosa che anche la Montessori avrebbe approvato ma la stronza col cazzo che li avrebbe assaggiati se avesse visto le vostre mani, che per carità si lavavano all’inizio, ma tutte le volte che i vostri santi ditini finivano nel naso per togliere il santo pipo poi il pipo che fine faceva? Boh, giù mangiato che fa anticorpo.
  2. Abbiamo visto dalle 3000 alle 6000 volte lo stesso cartone Biancaneve per Allegra, Cenerentola per Emma… bello eh, bellissimo ma ne pago conseguenze ora quando spero di ricevere ancora il bacio del vero amore che mi svegli da tutto il sonno perso quando le vostre colichette non vi facevano piangere, ma urlare che il suono del Krakatoa sarebbe stato una ninna nanna.
  3. Tutte le stelline sputate in faccia, i rigurgiti sulle maglie e l’odore di acido, la pipì fatta dopo aver tolto il pannolino, il bagnetto che per mettervi nella vaschetta bisognava prima legare mani e piedi per farvi entrare.
  4. TUTTI E DICO TUTTI i compleanni a cui ho dovuto partecipare, voi che saltavate di qua e di là felici, io immobile con il sorriso stampato ad ascoltare i soliti discorsi di mamme (mangia non mangia, aerosol si aerosol no, i compiti da fare, minchia sapevano tutto!!! Io no, mai saputo, mi limitavo a chiedere:”Avete fatto i compiti?” “Si mamma” stop fine ho sempre avuto una fiducia smisurata in voi.)
  5. Poi… portarvi a danza, a pattinaggio, i saggi, i pigiama party a casa coi materassi in sala, le colazioni di notte al bar.
  6. Lo spidocchiamento, ecco avrei potuto fare come tante, tagliare i capelli corti e via! Ma io no, capelli lunghissimi e lunghissime ore a cercare i maledetti… che poi avrei fatto prima a tenermi i pidocchi e lasciare andare voi, il loro spirito di attaccamento è decisamente più forte e duraturo.
  7. Tutte le volte che: “Mamma ascolta questa barzelletta…” e lì partiva la vostra fantasia di barzellette inventate che non avrebbero fatto ridere neanche lo scemo del villaggio, ma si sa noi mamme siamo più sceme dello scemo del villaggio quindi giù a ridere per la vostra autostima. Oppure, “mamma guarda come sono brava!” e via di capriole e piroette improbabili e guai a staccare lo sguardo! “No mamma non hai visto bene, lo rifaccio guardami”. Ore ed ore.
  8. I colloqui dalle elementari alle superiori, dove bisognava arrivare col coltello tra i denti per difendere il proprio posto in fila, quel lasso di tempo in cui, sono certa, avrei potuto imparare il mandarino. Chi mi restituirà tutte quelle ore? E, soprattutto, non saprò mai il mandarino.
  9. Le notti sveglia ad aspettarvi, elemosinare messaggi, vedervi crescere e diventare donne, bellissime, giuste, sensibili… accettare le vostre scelte, incoraggiarle anche se non sono quelle che avrei fatto io.
    Ma credo che il miglior modo di essere madri è quello di farsi da parte ed essere felici nel momento in cui i nostri figli non avranno più bisogno di noi, allora si posso pensare di aver fatto tutto quello che dovevo.

Ps tutto questo comunque per dirvi care mie, che quando io sarò vecchia e rincoglionita potreste tenermi con voi, portarmi in vacanza e al mare, oh si il mare…

Mariagrazia Allegra ed Emma

Ma alle brutte mi va pure bene essere messa in queste case di riposo, ma che ci sia la colazione al bar, le manicure, un bella finestra sul lago, gli aperitivi la sera e qualche figo ottantenne con cui fare la smorfiosa.

Ai miei grandi amori Allegra ed Emma

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