Il Pensiero Libero

Sarabande felliniane e Pifferi di montagna

Il duemila venti è un anno di molte ricorrenze, ma la politica italiana dovrebbe sentirsi debitrice di massima riconoscenza soprattutto nei confronti di Federico Fellini, inventore di quelle “sarabande” che danno benissimo il senso della vita ridicolmente agitata e freneticamente movimentata della nostra res publica.
Facciamo qualche esempio.

La scelta di un sistema elettorale per eleggere i propri rappresentanti in Parlamento in altri Paesi dell’Occidente rappresenta un momento breve e puntuale della loro esistenza. Fatta una scelta, si va avanti con il sistema adottato per un bel numero di lustri. In altre parole, in tutto il mondo, la gente sceglie tra il sistema proporzionale (normalmente, con voto di lista) e il sistema maggioritario (di solito, a collegio uninominale) con modesti correttivi: in Italia no!

I cambiamenti proposti per essere adottati non sono tali se non svisano totalmente i due sistemi validi per tutti i Paesi democratici della Terra. In Inghilterra e negli Stati Uniti d’America, in omaggio al pragmatismo (ma anche nell’ “idealistica” Francia) si predilige il sistema maggioritario per giungere comunque a una maggioranza che tenga in mano il bandolo della matassa. In Germania ed in altri Paesi dell’Eurocontinente, in omaggio al rispetto atavico per le simmetrie bizantine, si preferisce, in buona sostanza, il sistema proporzionale che garantisce una maggiore rappresentatività e affida alla “buona volontà” dei contendenti la formazione, a bocce ferme dopo il voto, di un governo per il Paese.

In Italia, la ricerca del sistema elettorale da adottare costituisce una situazione continuativa ed eternamente in itinere e sembra rispondere (ovviamente, nelle intenzioni più inconfessate dei ricercatori) più al tentativo di escogitare sistemi per ingannare i cittadini di orientamento contrario al proprio, creando loro trabocchetti, che non a quello di risolvere un problema fondamentale per la vita democratica del Paese. Sullo Stivale, si vota più che per qualcuno… contro qualcuno. Se vi fosse un voto totalmente negativo (contro tutti) sapremmo dove sta la vera maggioranza degli Italiani.

Chi, nel Bel Paese, pronunciasse la fatidica frase: Vinca il migliore! si predisporrebbe a finire i suoi giorni in un manicomio; anche perché sarebbe facile dimostrare che un un “migliore”, troppo spesso, non c’è!

Quale legge elettorale? Proporzionale o maggioritario? Con correttivi? Con o senza sbarramenti? Ed il rebus italico continua…

Nell’escogitare sistemi di voto originalmente balordi gli Italiani non hanno rivali. In primis, hanno incrociato e messo insieme elementi dell’uno e dell’altro sistema tradizionale in un “melange” che taluno ha definito “obbrobrioso”, perchè richiede interpretazioni complesse, certamente di difficile comprensione per la gente comune (quando non risulta inapplicabile anche per gli addetti ai lavori). E ciò, anche per favorire a livello elettorale, come nelle piazze delle città dello Stivale, l’abilità tipica dei giocatori delle tre carte. Il capolavoro della truffa elettorale si è avuto, in secondo luogo, quando gli abitanti della Penisola sono riusciti a stravolgere l’idea che a determinare chi governa il Paese sia la maggioranza degli elettori: hanno trasformato con artifizi vari una minoranza nel suo opposto e consentito, quindi, che il quaranta per cento dei voti contasse ai fini del governo della res publica più del sessanta per cento dei contrari. Il tutto appellandosi ad una “ragionevolezza” che per la sua oltraggiosa irrazionalità gridava “vendetta”!

Nel Paese di Eduardo Di Filippo, però, le furbizie, come gli esami, “non finiscono mai”; e gli Italiani sono costantemente governati da minoranze sostanziali, al momento, se non formali, protette da forze palesi od occulte, interne ma più spesso esterne ai patri confini; ragione per cui aspettare il voto elettorale per manovrare le leve del comando è un optional poco consentito all’italica gente!

E’ di data recente anche la scombriccolata vicenda della riduzione del numero dei parlamentari. Essa è stata vista come un mezzo per limitare i “mangiapane a tradimento” (come direbbero a Napoli) e contenere il numero dei nullafacenti a “tutto chiamati e a nulla eletti”, sempre al comando e all’obbedienza cieca, pronta e assoluta nei confronti dei Capi partito. C’è chi sospetta, però, che, con essa, si voglia solo favorire una corruzione più facile per il minor numero degli aspiranti alle mazzette. Orbene, dopo che la riforma è stata votata, è spuntato un referendum per abrogarla.

Domanda: E’ un re melius perpensa o l’ennesima via traversa per giungere prima alle elezioni, solleticando la voglia degli attuali parlamentari ad abbreviare, con manovre adeguate, i tempi per le elezioni, perché così andrebbero ai voti con un numero maggiore di deputati e di senatori da eleggere?

Charles De Gaulle diceva che non era facile governare una popolazione che, come quella francese, aveva inventato oltre cinquecento tipi diversi di formaggio. Evidentemente, il Generale non conosceva nè gli Italiani né i tipi di cacio che essi avevano creato con una varietà ancora più strepitosa di quella dei cugini d’Oltralpe; ma soprattutto, il grande Charles, non sospettava che la furbizia degli abitanti dello Stivale era di tale natura da farne il popolo più inaffidabile dell’Occidente, se non proprio dell’intero Pianeta. Anche se poi, molto spesso, gli Italioti pifferi di montagna vanno per suonare e sono invece suonati.
Come dimostrano le “spoliazioni” subite nei campi del commercio e dell’industria meccanica a opera di Paesi confinanti. In nome, naturalmente, dell’unità dei popoli Europei!

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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