martedi

Tamer Ragab Moussa Mohamed, scultore contemporaneo

Nel nostro appuntamento con l’arte contemporanea vi parlo dell’artista egiziano Tamer Ragab Moussa Mohamed. Vive e lavora a Il Cairo. Scultore versatile che predilige plasmare bronzo, marmo e granito.

Tra il miscuglio di pensieri mi ritrovo interessato alle forze in movimento e ai loro
effetti. Il vento che condiziona tutto ciò che affronta, cambiandone l’aspetto fisico,
mi ha portato a pensare e iniziare l’esperimento di come tale movimento influenzi la mia scultura.”
Una attenta e consapevole riflessione condotta dall’artista sul potenziale evocativo del “fare scultura” come indagine e studio del mutamento continuo insito nella forma stessa.

La ricerca di Tamer Ragab ci pone di fronte alla domanda di cosa sia in realtà la scultura, un dibattito aperto e che induce a sistematiche riflessioni. Stando sul tutt’ora attuale ed illuminante studio condotto da Gotthold Ephraim Lessing, nel 1766, la scultura è un’ arte che ha a che vedere con il dispiegamento dei corpi nello spazio. Il filosofo conduce una analisi che sposta l’attenzione dal modello reale ad un lavoro introspettivo in cui gli attori principali risultano essere l’artista e lo spettatore. L’artista non riproduce più un modello ma riflette e ricrea, in una ritrovata libertà che influenza la concezione stessa del Bello.

Tamer, scultore contemporaneo, nel solco di una rinnovata libertà dà compimento e quindi forma allo stato conflittuale che si manifesta tra i suoi soggetti (volti umani, volatili in contemplazione) ed una forza invisibile. A guardar bene nell’intero lavoro, l’indagine sul come uno stato interiore condizioni le espressioni del volto umano, resta stabile ed immutata. L’osservatore si ritrova egli stesso in contemplazione, davanti ai suoi volti umani stilizzati in bronzo, spesso patinati. Nonostante il peso, le dimensioni ed i materiali impiegati, colpisce ed ammalia il senso di lievità.

Tamer Ragab Moussa Mohamed

L’opera con cui scelgo di contestualizzare, in questa analisi, il suo lavoro s’intitola “Bow”.

L’iniziale impressione cede il posto alla forma concreta che si manifesta: un profilo umano netto, preciso. La forma arcuata occupa lo spazio modulandone l’interazione. Gli esigui tratti esprimono raccoglimento e catarsi. Spostando l’angolo di osservazione, la linea mutevole crea nuove suggestioni, esaltando il ruolo centrale del fruitore nella ricerca dell’autore.

Tecnica: Fusione in bronzo, dimensione 40 x 11 x 52.

Bow
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Rossella Savarese

Da sempre appassionata di arti visive, cinema e teatro, si diploma presso l'Istituto Statale d'Arte di Sorrento “Francesco Grandi”, proseguendo il percorso di studi all'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove nel 2004 consegue la laurea in Conservazione dei Beni Culturali, incentrandosi sul settore contemporaneo. Discute una tesi sull'importanza dell'attività di Peggy Guggenheim quale ponte di collegamento tra l'arte dei paesi europei e quelli extraeuropei. Si susseguono esperienze nel settore dell'arte contemporanea, ricopre ruoli manageriali presso gallerie di arte contemporanea di respiro internazionale, quali la Miart Gallery con sede in Via Brera a Milano, occupandosi altresì delle relazioni estere e della curatela di mostre. Partecipa a diversi eventi fieristici dedicati, tra i quali Miart a Milano e Kunstart a Bolzano. Nel 2011 partecipa alla rassegna “Valore Donna”, alla Pinacoteca di Positano (Sa), con un intervento “Come leggere un'opera d'arte”. Nel 2012 è autrice del catalogo “Antonio Di Viccaro - Paesaggi italiani”, edito da Iemme Edizioni, in coedizione con Mondo Arte, magazine per il quale cura più interventi. Nel 2014 partecipa come relatrice alla conferenza in lingua inglese “La transavanguardia italiana”, tenutasi a Bruxelles e dove, con il patrocinio dell'Istituto di Cultura Italiana, organizza una collettiva di artisti italiani. Socio fondatore dell'Associazione Culturale Syart, nel 2018 è curatrice del "SyArt Sorrento Festival” evento che si svolge, a cadenza annuale, nella prestigiosa Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento. Nello stesso anno inaugura la SyArt Gallery dedicata all'arte contemporanea e situata a pochi passi dalla dimora storica di Torquato Tasso, nel cuore di Sorrento. La sua attività di art curator prosegue in Italia ed all'estero.

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